15 Agosto 2021
Il riordino delle Camere di commercio mortifica territori e imprese
Il riordino pensato 5 anni fa ha fallito gli obiettivi che lo giustificavano ed ha allontanato i servizi dalle imprese.
Il principio che sottintende la recente norma sul riordino delle Camere di Commercio siciliane, cioè l’articolo. 54 ter della legge 106/2021, è corretto e quindi va sostenuto. Gli accorpamenti attuali hanno infatti chiaramente mortificato interi territori con storie e tradizioni importanti, e questo è nei fatti. Ma non solo. Le soluzioni adottate si sono anche rivelate fallimentari nei loro obiettivi principali, che erano quelli di una maggiore efficienza per ridurre gli oneri sulle imprese. La riforma che ha introdotto gli accorpamenti stabiliva il dimezzamento dei diritti camerali a carico delle imprese ma la storia oggi racconta ben altro epilogo. Le imprese pagano quanto e più di prima ma hanno perso i loro riferimenti territoriali di una istituzione, la Camera di Commercio appunto, alla quale sono demandati per legge compiti e servizi importantissimi per il loro sviluppo. Quindi il riordino pensato 5 anni fa ha fallito gli obiettivi che lo giustificavano ed ha allontanato i servizi dalle imprese.
Tutto si può dire quindi tranne che l’attuale sistema vada salvaguardato.
Per queste ragioni la norma recentemente introdotta coglie nel segno e risponde ad un malessere diffuso e ampiamente giustificato. Impugnarla, come è stato da taluni sollecitato al Governo regionale, significherebbe insomma andare contro gli interessi delle imprese siciliane. Chiediamo quindi al Presidente Musumeci di assecondare lo spirito della norma recentemente introdotta aprendo un confronto con la deputazione nazionale e con le associazioni datoriali, cioè le fonti primarie del sistema camerale, per individuare un percorso comune che porti ad un diverso assetto del sistema camerale siciliano rispetto a quello attuale e colga davvero l’obiettivo primario di abbattere i costi per le imprese garantendo servizi efficaci e con la più ampia e capillare diffusione territoriale.
In tal senso auspichiamo ancora una volta una posizione unitaria delle associazioni datoriali.
Le articolazioni regionali di:
CNA, CASA ARTIGIANI, CLAAI, CONFCOOPERATIVE, LEGA DELLE COOPERATIVE, UNCI, UNICOOP, CONFESERCENTI.
Daniele Lo Porto
Daniele Lo Porto (OdG Sicilia N^ 50259) Classe 1959. Giornalista professionista dal 1992. Sono stato capo dell'Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania e redattore di Telecolor. Dal 1984 corrispondente del Giornale di Sicilia, dal 2020 di Tgs e di Freepressonline. Nel 2008 nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.