11 Agosto 2021
Le note di Vivaldi sigla di chiusura del Caltagirone Film Festival
Applaudito concerto di uno dei migliori compositori di musiche da film, nel suggestivo scenario di Valle delle Ferle.
CALTAGIRONE – Non poteva esserci conclusione migliore per il Caltagirone Film Festival, con un concerto che ha suscitato emozioni e ripetuti applausi. “Poche regioni al mondo concentrano aspetti così unici e affascinanti, dal punto di vista ambientale, artistico, storico. Definirla la “terra degli dei” non è esagerato, tanta e tale è la bellezza e la cultura che trasmette la Sicilia e questa parte dell’isola”. Paolo Vivaldi non poteva salutare nel modo migliore il pubblico della serata conclusiva del Caltagirone Film Festival che lo ha accolto calorosamente nella Tenuta Valle delle Ferle, dove ha diretto il concerto “Il suono dell’immagine”, una rassegna della sua più recente attività di compositore di musiche da film.
Presenti rappresentanti istituzionali tra i quali sindaco e vicesindaco di Caltagirone, l’avvocato Gino Ioppolo e la professoressa Sabrina Mancuso, il direttore artistico Sergio d’Arrigo ha presentato l’orchestra e ripercorso con soddisfazione le tappe dell’intero evento, e ringraziato i produttori della manifestazione, Claudia Sciacca ed Andrea Annino, per il valore dei contenuti artistici e culturali del CFF. Paolo Vivaldi ha eseguito un repertorio di straordinarie colonne sonore da lui composte, assistito dal maestro Alessandro Sartini e da una eccezionale orchestra, formata da: Simone Molino, primo violino, Mariachiara Buonocore, secondo violino, Clelia Lavenia, viola, Giulio Nicolosi, violoncello, Stefano Gerbino, contrabbasso, Giancarlo Parisi, flauto e sax. Momenti di vera emozione si sono vissuti durante il concerto mentre scorrevano le immagini di celebri fiction accompagnate dalle colonne sonore composte dallo stesso maestro Vivaldi ed eseguite dal vivo: “Rino Gaetano”, “La Baronessa di Carini”, “Edda Ciano e il comunista”, “Luisa Spagnoli”, “Pietro Mennea la Freccia del Sud”, “Rita Levi Montalcini”, “Adriano Olivetti”, con tanto di brano aperto dal suono di una mitica macchina per scrivere Lettera 22.
Prima di ogni esecuzione il maestro ha descritto brevemente il contesto ed i retroscena dell’origine delle composizioni. Applausi ripetuti e scroscianti nel suggestivo contesto ambientale nella tenuta Valle delle Ferle, una cantina che produce vini d’eccellenza all’interno del comprensorio del Cerasuolo di Vittoria, dove purtroppo non tutti i prenotati hanno potuto assistere al concerto in quanto l’evento molto atteso è andato velocemente in sold out.