23 Giugno 2021

Gestore ” Nonna Vincenza” non pagò imposte a dipendenti

Gestore ” Nonna Vincenza” non pagò imposte a dipendenti

Un sequestro preventivo è stato emesso dal Tribunale di Catania nei riguardi di Paolo Pistone. L’uomo amministratore della PAS srl holding che gestisce la catena dei negozi di Pasticceria “Nonna Vincenza”, non pagò nel 2016 le ritenute d’imposta ai dipendenti.

Nell’ambito di attività di indagine coordinate da questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale, nei confronti di Paolo PISTONE, sottoposto a indagini, in qualità di socio e amministratore di PAS srl – holding che gestisce, tra l’altro, la catena di negozi di pasticceria con il marchio “NONNA VINCENZA” – per omesso versamento delle ritenute operate, quale sostituto d’imposta, nei confronti del personale dipendente con riferimento all’anno 2016.

Sono così stati sottoposti a sequestro un’abitazione, terreni e disponibilità finanziarie per oltre 521 mila euro, quale provento del reato tributario per cui si procede.

Nel dettaglio, le indagini sono state originate da una segnalazione pervenuta dalla locale Direzione Provinciale dell’Agenzia delle entrate, con la quale sono stati sottoscritti protocolli per rendere tempestivi i flussi informativi in tema di reati tributari nell’ambito di un rapporto di proficua collaborazione istituzionale.

I successivi approfondimenti, svolti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, hanno consentito di accertare che PISTONE, in qualità di rappresentante di PAS srl, ha omesso di versare, per conto della predetta società, le ritenute relative all’anno 2016, integrando così il reato previsto e punito dall’art. 10-bis del d.lgs. n. 74 del 2000.

Sulle base delle indagini svolte, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania – su richiesta di questo Ufficio –  ha così disposto il sequestro della somma di 521 mila euro, quale provento del reato tributario contestato: nel dettaglio, sono stati così sequestrati, a carico di PISTONE, un appartamento a Catania, un terreno con relativo fabbricato agricolo sito ad Avola e disponibilità finanziarie su conti correnti delle società riconducibili allo stesso imprenditore. Il Tribunale di Catania, in sede di riesame, ha di recente confermato integralmente il sequestro operato nei confronti dei beni di PISTONE Paolo.

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redazione

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