25 Aprile 2021

La settimana catanese Dal ponte al monte

La settimana catanese Dal ponte al monte

Dopo il blitz annunciato il cantiere di Monte San Paolillo è lindo, ordinato e silenzioso come il salotto di casa.

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Il Ponte sullo Stretto ha una forte connotazione “made in Catania”. E’ un argomento sempre valido durante gli imbarazzanti silenzi della politica siciliana o, al contrario, quando c’è troppo chiacchericcio e si vuole distrarre l’interlocutore. Il presidente Nello Musumeci non si sottrae alla frase fatta “il ponte è bello” che equivale allo scontato salottiero “non ci sono più le mezze stagioni”. Pro ponte anche l’iper attivo assessore ai cantieri, Marco Falcone che, tra un sopralluogo e l’altro, riesce il tempo di polemizzare con Claudio Fava al quale l’età ha donato un inedito humor anglosassone: “Accolgo con piacere l’invito dell’assessore Falcone. Visti i tempi di percorrenza necessari per gli spostamenti in Sicilia mi sono messo già in viaggio. Se, nel frattempo, non dovessero essere aumentate le interruzioni sulla rete ferroviaria o stradale in una settimana dovrei poter arrivare in tempo per assistere alla, immagino fastosa, cerimonia di consegna dei due nuovi treni”, risponde il giornalista-deputato. Falcone, intanto, incassa, sul fronte politico, un parziale dietro front di Gianfranco Miccichè che si scusa per l’ ingeneroso attacco all’assessore forzista, che presto dovrà decidere cosa fare da grande, cioè al termine dell’attuale legislatura regionale.

Sul fronte cittadino, riflettori ancora accesi sul “caso monte San Polillo”, all’interno della timpa di Leucatia, dove si costruisce  a tempo di record una palazzina a pochi metri da un monumento funerario romano e da due bunker della seconda guerra mondiale, con grande scandalo di associazioni culturali e ambientaliste.  Un blitz sarebbe stato vanificato dalla diretta web. Il comandante della Polizia municipale di Catania, Stefano Sorbino e il direttore dell’Urbanistica, Biagio Bisigniani, infatti hanno parlato come un libro aperto davanti alla  Decima commissione consiliare, convocata sull’argomento. Sorbino ha anticipato: “Da domani muoverò la mia sezione del controllo edilizio per recarsi negli uffici della Direzione Urbanistica, capire i contorni del problema e pianificare un intervento nel più breve tempo possibile”. Bisignani ha riferito (e lo aveva fatto anche il giorno prima in VII commissione) di un cartello posto all’ingresso del cantiere che riporta “dati non veri”. Nulla di trascendentale se la seduta si fosse tenuta in una comoda stanza di un ufficio del Comune di Catania com’era usuale nei tempi pre Covid , e non online e in diretta YouTube, accessibile e visibile in qualsiasi momento a chiunque nell’anonimato più assoluto.  Fatto sta che l’indomani il cartello viene sostituito e il cantiere svuotato dei mezzi meccanici. Spariscono anche gli operai, che fino al giorno prima lavoravano alacremente. Tutto lindo, pulito, ordinato e silenzioso: più che un cantiere sembrava il salotto di casa. Certo è che una certa riservatezza, soprattutto per attività d’indagine che potrebbero portare a risvolti giudiziari, sarebbe  stata opportuno mantenerla in qualsiasi sede, anche in una Commissione consiliare. Perché, lo sa bene anche il commissario Basettoni di Paperopoli: se preannunci un blitz lo hai vanificato. Infatti.

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Daniele Lo Porto

Daniele Lo Porto

Daniele Lo Porto (OdG Sicilia N^ 50259) Classe 1959. Giornalista professionista dal 1992. Sono stato capo dell'Ufficio stampa della Provincia regionale di Catania e redattore di Telecolor. Dal 1984 corrispondente del Giornale di Sicilia, dal 2020 di Tgs e di Freepressonline. Nel 2008 nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.