10 Settembre 2020

Processo buco bilancio Comune, dopo Arco anche la Cgil parte civile

Processo buco bilancio Comune, dopo Arco anche la Cgil parte civile

La Procura presenta nuove prove mentre la difesa chiede un rinvio per il completamento di alcune perizie, la Cgil e l’associazione Arco preannunciano la loro costituzione come parte civile al processo per il buco in bilancio del Comune di Catania.

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Il rinvio a cui si era opposto la Procura

Controverso rinvio da parte del Gup al 20 ottobre nell’aula bunker due del carcere di Bicocca. L’accusa, rappresentata in aula da Fabio Regolo, ha presentato nuovi accertamenti atti a sostenere l’accusa contro l’Amministrazione Bianco nel maxi processo sul buco di bilancio del Comune di Catania. La stessa accusa si era opposta al rinvio presentato da alcuni avvocati della difesa che hanno chiesto del tempo per il completamento di alcune perizie. Tutto questo è accaduto nella piccola aula 3 Gip del Tribunale di Catania, dove le distanze anti Covid si sono andate a farsi benedire visto la presenza di almeno una cinquantina di presenti.

La Cgil e l’Associazione Arco preannunciano la costituzione parte civile”

In aula anche gli avvocati Pietro Ivan Maravigna che rappresenta l’Associazione Arco e Giovanni Inzolia, quale rappresentante della Cgil. Entrambe hanno preannunciato la loro costituzione come parte civile al processo. La Cigl ritiene che le condotte contestate agli imputati abbiano cagionato danni ai lavoratori iscritti.

l’avvocato Alessandro Pulvirenti dell’associazione Arco spiega a freepressonline che “Il ruolo delle associazioni dei consumatori è quella di tutelare gli interessi collettivi che siano stati in qualche modo consumate da delle azioni di amministratori pubblici, impongono di costituirsi come parte civile in dei processi penali quando delle risorse vengono distratte e in qualche modo sottratte ai cittadini consumatori. La Corte dei Conti, che ha avuto riguardo al disastro economico di Catania, ha certificato che la città è stata oggetto di violazioni di norme economiche attraverso delle condotte che oggi vengono contestate dai giudici”.

Enzo Bianco: “Fiducioso nell’operato della Magistratura”

Enzo Bianco, non presente in aula e imputato insieme ad altri 29 persone con l’accusa di falso in atto pubblico, attraverso una nota esprime tutta la sua fiducia sull’operato dei giudici. “Ho sempre avuto ed ho piena fiducia nella Magistratura. D’altronde in più occasioni anche la Magistratura contabile ci ha dato atto della efficacia delle azioni che abbiamo avviato, per esempio sui fitti passivi, sulle spese del personale, sui costi degli organi politici”.
Già prima della mia sindacatura il Comune di Catania era predissesto dichiarato nel 2012 dall’Amministrazione Stancanelli per indebitamenti della precedente amministrazione.
Le accuse a cui ci accingiamo a rispondere puntualmente nel merito non riguardano ovviamente interessi personali ( questo ci viene da tutti riconosciuto) ma gli atti che hanno consentito al Comune di non precipitare nel default finanziario.
Avremmo potuto dichiarare il dissesto quando ci siamo insediati , scaricando ogni responsabilità. Ma abbiamo voluto tutelare gli interessi della città, evitando che il dissesto fosse pagato dai creditori del Comune e da tutti i cittadini”.

L’ex sindaco aggiunge che “Tutto ciò lo abbiamo fatto tornando ad avere considerazione in tutta Italia, aprendo tratte della Metro, mantenendo i servizi ai cittadini, acquistando autobus, realizzando importanti lavori anzitutto nelle periferie e nelle grandi opere, aumentando gli investimenti, pagando sempre gli stipendi dei dipendenti comunali con estrema regolarità. Contrariamente al passato.
I numeri dicono chiaramente che il bilancio è migliorato nei 5 anni della mia sindacatura e non c’è stato alcun danno economico per il Comune.
Se gli amministratori di un qualsiasi comune con difficoltà economiche (cioè la stragrande maggioranza) non provassero ad evitare il dissesto ed invece lo dichiarassero appena si presenta un problema economico-finanziario sarebbe un disastro per gli enti locali italiani.
Affronteremo quindi i successivi passaggi con serenità e con la piena consapevolezza di aver operato correttamente. Come sempre è stato riconosciuto nella mia lunga ed appassionata attività a favore della mia Città e delle Istituzioni.”

Appuntamento è ora per le 9.30 del 20 ottobre prossimo presso l’aula bunker 2 del carcere di Bicocca, dove proseguirà il maxi processo sul buco di bilancio.

 

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Salvo Giuffrida

Salvo Giuffrida

Salvatore Giuffrida (OdG Sicilia N^ 171391). Classe 1970 giornalista (ex chimico). Il mio motto: “Seguire ma mai inseguire”.