28 Maggio 2020

Comune Catania da cabaret, acquistata piattaforma per Consiglio Comunale che non permette lo streaming

Comune Catania da cabaret, acquistata piattaforma per Consiglio Comunale che non permette lo streaming

I vari azzeccagarbugli del Comune di Catania toppano sulla più elementare delle regole: le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche, ma la scoprono solo oggi pomeriggio.

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Una figuraccia degna di Paperissima quella che qualche impiegato comunale ha fatto oggi pomeriggio dopo le richieste di qualche consigliere comunale di mandare online il Consiglio comunale. Forse avrà pensato di essere su Scherzi a Parte, ma la verità era ben altra: scoprire la propria incompetenza sui regolamenti. Il fatto è gravissimo perché sono stati sprecati soldi dei contribuenti. Ma passiamo al racconto di quella che purtroppo non è una barzelletta.

Dopo tre mesi di inattività, a causa dell’emergenza Covid, il Consiglio Comunale cerca di riunirsi. L’inizio della seduta (in videoconferenza) è prevista per le ore 15 di oggi. Come ordine del giorno “Relazione del sig.Sindaco Emergenza Covid-19 “. Pogliese è impegnato in una videochiamata con esponenti del Governo Nazionale , la seduta è rinviata alle 16.45.

Francesca Ricotta del gruppo Italia Viva riferisce che i consiglieri si riconnettono su richiesta di alcuni colleghi sull’avvio della diretta streaming su YuoTube. Questa è obbligatoria per la legge sulla trasparenza e per consentire ai catanesi di seguire le attività del Consiglio comunale. Qualcuno risponde ai consiglieri che la piattaforma appositamente acquistata per  il Consiglio comunale non consente la diretta. La seduta a questo punto viene chiusa e i lavori sono proseguiti con le attività  delle commissioni consiliari (regolarmente trasmesse in diretta streaming Ndr.)

Praticamente un cabaret, di cui non è gradito il bis, ma anzi il rimborso del biglietto, alias del costo della piattaforma acquistata inutilmente da parte di chi ha sbagliato. Sono soldi pubblici, dei cittadini che in questo periodo posto Covid ne vedono realmente pochi. Ma come è possibile sconoscere il più banale dei regolamenti? Cioè che le sedute dei consigli comunali sono pubbliche.

Da Italia Viva puntualizzano che il sindaco non si è connesso neppure alle 16.45 e che quindi non ha dato nessuna spiegazione in merito. Poi continuano: «DA 3 MESI tutti aspettiamo di riunirci per dialogare e comprendere quale sia la progettualità del Sindaco per far ripartire la nostra città .
L’Amministrazione Pogliese agisce con una SUPERFICIALITA’, una INCAPACITA’ ed una INCOMPETENZA senza precedenti , che in questa fase danneggia i catanesi e l’economia della nostra città.
Il Sindaco DEVE chiedere scusa , non a noi , ma ai catanesi per quanto accaduto oggi e provvedere affinché IMMEDIATAMENTE il Consiglio Comunale possa tornare a riunirsi ed essere seguito dai catanesi nella massima trasparenza ».

 

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Salvo Giuffrida

Salvo Giuffrida

Salvatore Giuffrida (OdG Sicilia N^ 171391). Classe 1970 giornalista (ex chimico). Il mio motto: “Seguire ma mai inseguire”.