25 Marzo 2020

Lillo Venezia, indomabile giornalista comunista, ucciso dal Coronavirus

Lillo Venezia, indomabile giornalista comunista, ucciso dal Coronavirus

Il Coranavirus ha portato via l’indomabile giornalista comunista catanese Calogero “Lillo” Venezia, nato a Mazara del Vallo nel 1950.

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Per Lillo, morto presso l’Ospedale Garibaldi Centro, è stata fatale una polmonite. A darne la triste notizia, ieri, è stata appresa da Facebook grazie a Enza, sorella di Lillo: ” Con enorme dolore devo comunicarvi che mio fratello Lillo Venezia, non c’è più”.
Lillo Venezia è stato Direttore responsabile del giornale satirico-politico il MALE, beccandosi numerose denunce che raggiungevano il giornale da tutta Italia. Storiche le vignette denunciate per oscenità e quelle per vilipendio della religione cattolica. Processato con
l’accusa di vilipendio e offese al papa Giovanni Paolo II, Lillo è stato condannato e rinchiuso per un brevissimo periodo a Regina Coeli. Lo stesso direttore Venezia incontro’ il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che lo invitò a cena al Quirinale assieme ad una parte della redazione del Male.

Prima di dirigere il Male, il giornalista comunista Lillo Venezia è stato, dal 1977 fino al 1982, ha scritto per il quotidiano LOTTA CONTINUA. Con Pippo Fava e i redattori del GIORNALE DEL SUD è stato attivo nella nascita del mensile I SICILIANI sostenendola anche economicamente dopo l’assassinio di Fava.

“In questi tempi di riflussi e di ritirate, Lillo Venezia – dice il giornalista Riccardo Orioles – ha mostrato a noi tutti, avversari e amici, il senso della parola “COMPAGNO”, profonda e antica, modesta e responsabile, per il bene di tutti. E con questa semplice parola noi lo onoriamo”.

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Orazio Vasta

Orazio Vasta