15 Gennaio 2020

Decentramento Catania. Diana (M5s): «Emendamento truffa? No! Costringe a lavorare i politici fannulloni !»

Decentramento Catania. Diana (M5s): «Emendamento truffa? No! Costringe a lavorare i politici fannulloni !»

Valeria Diana, consigliera comunale di Catania del M5s attacca la maggioranza, che l’accusa di aver presentato un “Emendamento truffa” al regolamento per il Decentramento Urbano.

In un post su Facebook, la consigliera pentastellata catanese, Valeria Diana, non le manda a dire si difende e attacca. “Da alcune settimane serpeggiano caos e malumori in Consiglio Comunale e nelle circoscrizioni tra le file della maggioranza che sostiene l’attuale Giunta Pogliese”. Si legge nel post di Diana.

“Motivo del contendere è un mio emendamento relativo al nuovo regolamento che trasforma le circoscrizioni di quartiere in Municipi (Regolamento su decentramento urbano e sul finanziamento degli Organi dei Municipi del Comune di Catania). In linea con le tradizionali battaglie del M5S per la trasparenza e la gestione efficiente delle risorse pubbliche, ho proposto che il gettone di presenza per i consiglieri di circoscrizione scattasse solo dopo aver presenziato al 50% della durata della seduta e, comunque, ad almeno mezz’ora consecutiva”.

«Prima di questa modifica – spiega Diana a FreePressOnline – bastavano pochi minuti di presenza in commissione per vedersi attribuito il gettone di presenza. Di questa abitudine da parte di alcuni consiglieri di circoscrizione, mi hanno parlato in diversi consiglieri, anche rappresentanti del M5s». Un bel giochino pertanto da parte di qualche “furbetto” che prende i soldi e poi va via chissà a fare cosa. Ma di certo a non espletare le funzioni per cui è pagato e per cui è stato eletto dai contribuenti.

Diana ha ricordato che “durante la seduta del 6 novembre 2019, durante la quale l’amministrazione Pogliese ha fatto proprio l’emendamento M5S con il benestare di tutti i capigruppo al Consiglio comunale, e così la proposta è diventata definitivamente parte del nuovo Regolamento”. La consigliera pentastellata riferisce che a seguito di “vibranti proteste di alcuni consiglieri di circoscrizione ( saranno forse dei “furbetti del cartellino”? Ndr.), la maggioranza del consiglio comunale sta cercando di fare marcia indietro adducendo le motivazioni più bizzarre:che l’emendamento non rispecchiasse la mia reale volontà (Sic!); che il voto della maggioranza sia stato inficiato da un refuso nel testo (e per questo motivo il consigliere Luca Sangiorgio lo ha definito “emendamento truffa”).

Malumori incomprensibili, visto che se sei pagato per restare, non si capisce il motivo perché a un consigliere deve essere “autorizzato per legge” a potersene andare praticamente subito. Tanto che Diana ironicamente dice: «Per una volta abbiamo votato una norma a favore dei cittadini che costringe i politici fannulloni (quelli seri ed efficienti non ne sono toccati) a lavorare seriamente ma ci siamo sbagliati!! In ogni caso, in entrambe le ipotesi emerge con chiarezza un dato inoppugnabile: che la maggioranza non ha neanche letto l’emendamento in questione».

Infine Diana ci riferisce che 2 giorni fa vi è stata una conferenza dei capigruppo e durante questa alcuni (della maggioranza Ndr.)i starebbero cercando di risolvere la situazione chiamando in causa il Segretario Comunale.
«Qualcosa mi dice che la telenovela è solo all’inizio», conclude Diana. Noi temiamo lo stesso perché se le strade del Signore sono infinite, altrettanto lo sono i cavilli legali e burocratici. «E io pago!», diceva il buon Totò.

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