23 Settembre 2019

Sicilia, in corso la privatizzazione di 22.000 mq di beni demaniali

In Sicilia 22 mila metri quadri di beni demaniali si stanno privatizzando. Con loro 157 immobili di proprietà regionale. Interviene il Comitato Rodotà.

Asec Trade S.r.l.

Il caso del Boschetto della Playa che il Demanio avrebbe voluto svendere non è un caso limite. Infatti, rimanendo nel catanese, c’è il rischio di un tentativo di vendita di un pezzo di pineta dell’Etna. Sull’argomento interviene da anni il Comitato Rodotà Catania , con una generosa presenza militante e senza sosta.

Catania è carente di ben due milioni di metri quadri di area verde.

“Il boschetto della Playa – si legge in comunicato del Comitato Rodotà – dopo anni di degrado, era stato reso nuovamente fruibile dalla cittadinanza quale “bene comune”, luogo salubre dove campeggiare, correre, svolgere attività all’aria aperta, prima che, nello scorso mese di luglio, proprio la porzione offerta in vendita venisse colpita da un misterioso incendio che ha distrutto la preziosa vegetazione di Eucalipti.
La vendita di tale spazio comune sarebbe stata ancora più inquietante se si considera che, a causa della spregiudicata cementificazione, Catania è carente di ben due milioni di metri quadri di area verde secondo gli standard urbanistici correnti”.

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Salvatore Cavallaro, capo storico dei bagnini Lido Ciclopi, Orazio Vasta, Federazione del Sociale Usb Catania, Anna Bonforte e Giusy Clarke Vanadio del Comitato Rodotà

In Sicilia privatizzati 22.000 mq di beni demaniali

“Soltanto il coro di proteste – continua il Comitato – che l’iniziativa ha scatenato ha indotto l’Agenzia del Demanio a tornare precipitosamente sui propri passi.
Rimane però tuttora in corso, in Sicilia, la privatizzazione di ben 22.000 mq di beni demaniali, dei quali il Boschetto della Playa rappresentava soltanto una piccola porzione”.

157 immobili di proprietà regionale in vendita

“Si stanno – denuncia il Comitato Rodotà – svendendo 157 immobili (terreni ed edifici) di proprietà della regione in varie località dell’isola.
Sebbene per il momento la proposta di vendita del boschetto della Playa sia stata revocata, questa vicenda dimostra in modo lampante l’insufficienza della attuale disciplina dei beni pubblici. L’appartenenza al “demanio” non garantisce affatto che i beni che per loro natura e funzione sono “comuni” siano effettivamente destinati al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini (…) È necessario un nuovo statuto dei beni pubblici che assicuri la loro effettiva destinazione al benessere collettivo e alla promozione dei diritti sociali. Proprio a questo mira il “Disegno di legge Rodotà”, scritto nel 2007 al fine di sottrarre questi beni al “mercato” e all’arbitrio delle amministrazioni di turno e assicurare che essi siano governati nell’interesse della collettività e delle generazioni future. Oggi questo disegno di legge viene riproposto con una proposta di Legge di Iniziativa Popolare sui beni pubblici e beni comuni. Adesso è più che mai necessario sostenere questa proposta”.

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La Proposta di legge

È ancora ancora in corso la raccolta di firme (https://generazionifuture.org/)
per la Lip (Legge di Iniziativa Popolare sui Beni Pubblici e Comuni) proposta dal Comitato popolare Rodotà per la difesa dei beni comuni.

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Ultimo aggiornamento

Orazio Vasta

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