18 Agosto 2019

Sant’Agata d’estate, Arcivescovo Monsignor Gristina: “Una venerazione che si è conservata intatta nel tempo”

Folla di fedeli, devoti e turisti in Piazza Duomo per onorare e celebrare Sant’Agata anche d’estate in occasione dell’893° anniversario della traslazione delle reliquie. L’Arcivescovo Monsignor Gristina ha detto nella sua omelia che anche quest’anno si tratta di “una venerazione che si è conservata intatta nel tempo“.

Sant’Agata d’estate

Prima della processione in onore di Sant’Agata con le sue reliquie, l’Arcivescovo Monsignor Salvatore Gristina ha celebrato la Santa Messa in Cattedrale come da programma. Per permettere a tutti di assistere all’omelia, è stato montato anche un maxi schermo in Piazza Duomo e in ogni social è stata trasmessa in diretta.

Ma cosa si ricorda ogni 17 agosto? Ecco cosa ha dichiarato proprio Gristina: “Ogni anno riviviamo la gioia del 17 agosto 1126, quando il corpo dell’amata concittadina e Patrona Agata fece ritorno da Costantinopoli in città a opera dei soldati Gisliberto e Goselino, ponendo fine al dolore dei catanesi offesi dal generale bizantino Giorgio Maniace che nel 1040 li aveva privati della presenza rassicurante delle reliquie“.

Una festa molto sentita

E siamo giunti così all’893° anniversario e la risposta dei devoti, fedeli e cittadini catanesi è molto forte. Una festa sentita realmente che si conferma ogni anno un ‘successo’ tra applausi, commozione e preghiere.

Ricordiamo che si tratta comunque di una celebrazione religiosa, nonostante abbia qualche venatura folkloristica. A ricordare l’importanza e a fungere da monito per tutti è ancora una volta l’Arcivescovo Monsignor Gristina che nella sua omelia ha detto: “La nostra vicinanza a Agata non sia qualcosa di arido e folcloristico. Non sarebbe gradito a Lei che continua a guardarci sorridente dall’altare, non ci farebbe suoi veri devoti“.

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“L’amore di poterla rivedere e non aspettare un anno”

Una devota di Sant’Agata, Alessandra Pozzana, che ha gentilmente offerto le sue foto per noi di Free Press Online, ci ha raccontato quello che vuol dire per lei la Festa, come percepisce questo incontro quasi ‘magico’ con la Patrona di Catania. Ci ha detto: “Io in Sant’Agata non vedo una Santa, cioè una statua ma una persona viva, che ha esaudito il mio desiderio. Infatti non ne chiedo più: la devozione è una, il voto è stato uno, ai tempi l’ha esaudito e io continuo la mia devozione“.

Qualsiasi cosa accada, essere presenti in Piazza Duomo e in Cattedrale per la festa, sia a febbraio che d’estate, vuol dire poter rivedere la Santa, in un’emozione senza fine. A tal proposito, Alessandra Pozzana ha meglio specificato a noi di Free Press Online: “Ieri, in occasione dei festeggiamenti estivi, non mi sentivo bene e non ho potuto vedere Sant’Agata rientrare in Cattedrale ed è stato un dramma. A prescindere da quello che significa, dal vero significato del 17 agosto, cioè quando sono tornate le reliquie di Sant’Agata, per me c’è dell’altro. Mi spiego meglio: si tratta di un nuovo approccio, una nuova visione di quella Santa per cui tu hai quella devozione. Per quella persona, per quell’amore di poterla rivedere e non occorre così aspettare un anno fino ai festeggiamenti di febbraio“.

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redazione

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