01 Agosto 2019
Tabaccaia decapitata da un ludopatico: l’accusava di essere la causa della sua sfortuna
Il gioco e la vittoria erano diventati l’ossessione di un quarantatreenne qualunque, alla ricerca di fortuna. Questi sono solo alcuni degli effetti che da la ludopatia, ed è proprio a causa di questi che un quarantanne ha decapitato una tabaccaia, affermando che lei fosse la causa delle sue continue sconfitte.
Tabaccaia decapitata da un ludopatico
L’omicidio si è consumato martedì 30 luglio 2019 e la vittima è Maria Rota, nonché titolare di una tabaccheria di Reggio Calabria. La donna è stata brutalmente uccisa nel suo esercizio commerciale durante il momento della chiusura, intorno alle 13:00. Ad attenderla alla fine della sua giornata lavorativa Billy Jay Sicat, un uomo filippino di 43 anni che da tempo era diventato uno dei clienti abituali della vittima.
Billy Jay Sicat, affetto da ludopadia, avrebbe agito per vendetta. Secondo lui, infatti, Maria Rota sarebbe stata la causa principale della sua sfortuna. Il motivo per il quale ogni tentativo risultava vano, il motivo per cui il quarantatreenne ha deciso di agire mettendo in atto un folle gesto ovvero quello di uccidere la tabaccaia decapitandola.
Il delitto per vendetta e il tentativo di fuga
Secondo quanto reso noto dal Corriere della Sera l’uomo che ha ucciso Maria Rota, martedì 30 luglio 2019, era un abituale cliente della tabaccheria che si recava lì per giocare al Lotto. Una perdita dopo l’altra l’uomo pare che sia sarebbe convinto di esser stato truffato, un qualcosa che ha alimentato in Billy Jay Sicat un risentimento tale da condurlo sul punto di commettere un omicidio.
Billy Jay Sicat ha atteso Maria Rota quando, intorno alle 13:00, stava per chiudere il suo esercizio commerciale ed ecco il verificarsi della tragedia. L’uomo si è presentato davanti il tabacchino, ha estratto una mannaia e ha agito. Maria Rota ha provato ad urlare ma l’uomo le ha prima tranciato le dita della mano e poi si è inferocito su di lei riservandole altri colpi. Una ferocia inaudita che l’ha portato poi a decapitare la donna. Billy Jay Sicat dopo il delitto ha cambiato la sua maglietta sporca con il sangue di Maria Rota per poi metterne una pulita, ha rimosso l’hard disk, immaginando che al suo interno ci fossero le telecamere di videosorveglianza dopodiché la fuga. Determinane nella caccia all’uomo è stato il tatuaggio che Billy Jay Sicat aveva sull’avambraccio destro, che l’ha reso subito riconoscibile.
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