30 Giugno 2019
Caso concorsi truccati all’Università di Catania, parla il Ministro Bussetti: “Cancellare i concorsi truccati”
Il caso dei concorsi truccati all’università di Catania ha colpito anche gli esponenti del mondo politico. A scendere in campo, commentando l’accaduto, essendo disposto a chiedere anche l’annullamento del concorso, è stato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti.
Caso concorsi truccarti all’Università di Catania
Sono passate quasi settantadue ore dall’accaduto, ed ecco che arriva il commento del Ministro Bussetti. A seguito del caso dei concorsi truccati all’università di Catania ecco che il ministro, intervistato dal Il Messaggero, ha dichiarato: “Se tra gli indagati ci sono dei colpevoli, sarà la magistratura ad appurarlo. Tuttavia il Ministero non starà a guardare. Certamente si costituirà parte civile per chiedere il risarcimento dei danni ai professori di cui verrà accertata la responsabilità. Non faremo sconti a nessuno“.
Il Ministro Bussetti continua dicendo: “È una proposta politica e legislativa che metta in sicurezza il mondo universitario, il reclutamento e il collocamento dei docenti. Ci stiamo già lavorando. Spero di riuscire ad annunciarla molto presto. Si tratta, al momento, soltanto di indagati (Per leggere i nomi Clicca Qui). Occorre ovviamente attendere le decisioni definitive dei giudici. Ma anche qualora risultassero colpevoli, ciò non sarebbe sufficiente ad infangare il lavoro di tutti“.
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“I concorsi truccati saranno annullati”
L’intervista rilasciata dal Ministro Bussetti non lascia margine di dubbio: “Qualora ci fossero dei concorsi che risultassero truccati, saranno annullati. Il nostro ordinamento ha tutti gli strumenti per consentire il ripristino della legalità violata e abbiamo immediatamente richiesto alla Procura di Catania di fornirci la lista completa dei nomi dei docenti coinvolti nell’indagine penale“.
Il Ministro conclude dicendo che i concorsi in questione verranno conseguentemente sospesi “non solo dalle commissioni di concorso, ma da qualsiasi eventuale rapporto di collaborazione in essere con il Miur“.
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