29 Giugno 2019
Torino, Polizia di Stato sventa truffa per oltre 250.000 euro
A Torino, nel corso di un’attività info investigativa, la Polizia di Stato sventa una truffa per oltre 250.000 euro. Si trattava di acquisti anomali di diamanti e oro da parte di due ”facoltosi imprenditori”, il tutto effettuato tramite il metodo Rip Deal.
Due “facoltosi imprenditori”
Gli agenti della Squadra Mobile di Torino hanno appreso dell’esistenza di diversi acquisti anomali di diamanti e oro da parte di due “facoltosi imprenditori”. Questi simulavano di essere titolari di un’importante società di intermediazione finanziaria, la Becofin Trust, che in realtà esiste, ma di cui i due non ne facevano parte.
Tra le altre cose, i facoltosi imprenditori avevano clonato l’homepage del sito della società, inserendo un numero di telefono da contattare per informazioni. Quell’utenza telefonica corrispondeva a H.I.A, tratto in arresto.
In uno dei servizi di osservazione, gli investigatori hanno scoperto che i due soggetti erano in trattativa con un Compro Oro nella provincia di Torino, per procedere all’acquisto di 250 mila euro in lingotti d’oro.
Un sistema collaudato: metodo Rip Deal
Il sistema, collaudato, era sempre lo stesso: i due arrivavano agli appuntamenti su autovetture di alta gamma, a noleggio con conducente, pagavano regolarmente alcuni ordini di preziosi, del valore di centinaia di migliaia di euro, con bonifici dall’estero per conto di clienti della società per poter ottenere la fiducia degli acquirenti prima di consumare la truffa con il loro metodo Rip Deal.
Grazie alla loro abilità, eludevano i controlli effettuati dai commercianti d’oro con database a loro disposizione, facendo apparire come clienti persone realmente esistenti e facoltose, di cui fornivano copie di documenti di identità e deleghe.
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Polizia di Stato sventa truffa
Lo scorso 27 giugno, i due truffatori si sono presentati dal venditore d’oro per completare la trattativa. Secondo gli accordi, i lingotti d’oro sarebbero stati pagati in parte con bonifici esteri e in parte con bonifici che avrebbero fatto alla presenza del commerciante all’interno di istituti di credito.
Gli hanno, quindi, fornito copia di un bonifico di circa 80 mila euro, risultato poi falso, mostratogli 200 mila euro in contanti, perfetti fac-simile, per convincerlo a seguirli con i lingotti d’oro con l’intenzione di sottrarglieli.
H. I. A ha firmato i documenti di trasporto, apponendo anche il timbro intestato alla Becofin Trust (falsificato). Mentre si accingevano ad uscire dal locale commerciale sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile.
Il sequestro della Squadra Mobile
I successivi accertamenti hanno evidenziato che H.I.A., cittadino croato di 31 anni, sotto altro nome, è risultato destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Francia per una condanna ad otto anni di reclusione in quanto appartenente ad un’organizzazione criminale dedita alle truffa in ambito internazionale. La Squadra Mobile ha sequestrato, dunque:
- documenti falsi;
- telefoni cellulari;
- una parrucca per travisarsi;
- il timbro Becofin falsificato;
- 200 mila euro in banconote false.
H.I.A è stato arrestato per false attestazioni, possesso di due documenti falsi validi per l’espatrio e per il mandato d’arresto europeo. Ma non operava solo: il suo complice è J.B. di 35 anni, pluripregiudicato per truffa, il quale è stato indagato in stato di libertà.
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