26 Giugno 2019

Sea Watch punta su Lampedusa. Entra in azione il decreto sicurezza bis

Sea Watch punta su Lampedusa. Entra in azione il decreto sicurezza bis

Il comandante della Sea Wacht Carola Rackete ha puntato il porto di Lampedusa. “Arriviamo”. Per la prima volta entra in gioco il decreto sicurezza bis. Meloni: “Affondate la nave”.

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Sea Watch verso Lampedusa

Come preannunciato ieri dal comandante della Sea Watch Carola Rackete, l’imbarcazione battente bandiera olandese e di proprietà dell’ong tedesca si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa. L’arrivo è previsto per le 20.30. Ad aspettare la nave al molo una schiera di carabinieri. Verso l’imbarcazione sono intanto partite delle motovedette una della Guardia di Finanza e una della Guardi Costiera. Cosa succederà in alto mare è difficile da prevedere.  Salvini commenta dicendo della comandante “È una sbruffoncella”, mentre la presidente di Fratelli d’Italia chiede l’affondamento della nave.

A bordo 42 extracomunitari

La decisione del comandante della Sea Watch 3 scaturisce dal respingimento del ricorso presentato dai migranti da parte della Corte europea dei diritti umani. Si chiedevano misure straordinarie per permettere lo sbarco dei 42 extracomunitari a bordo, di cui 3 dichiaratisi minorenni.

Scatta il decreto sicurezza bis

Con l’ingresso in acque italiane della Sea Watch scattano, per la prima volta, le misure contenute nel decreto sicurezza bis. Il primo articolo assegna il potere di limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica”. L’altra ipotesi, riguarda il passaggio non inoffensivo di una nave perché fa “il carico o lo scarico di materiali, valuta o persone in violazione delle leggi e dei regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione vigenti nello Stato costiero”. Il divieto ad entrare in acque italiane è stato dato da una motovedetta della Guardia di Finanza.

Una volta violate le acque nazionali entra in gioco l’articolo 2 del decreto sicurezza bis. Qui è prevista un’ammenda da 10 a 50mila euro, ed in caso di reiterazione da parte della nave il sequestro cautelare ai fini di confisca. Il compito di accertare e applicare la norma è a carico del prefetto territorialmente competente, che in questo caso è quello di Agrigento.

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Salvo Giuffrida

Salvo Giuffrida

Salvatore Giuffrida (OdG Sicilia N^ 171391). Classe 1970 giornalista (ex chimico). Il mio motto: “Seguire ma mai inseguire”.