03 Giugno 2019

La verità dell’addetto alla sicurezza della Rinascente sul furto di Marco Carta: “Ecco come sono andate le cose”

Ancora nuovi risvolti sul caso del presunto furto di magliette del valore di €1.200 che ha visto come protagonista Marco Carta. Ecco che arriva la verità dell’addetto alla sicurezza della Rinascente.

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Marco Cleptomane o no?

Nel corso delle ultime giornate, Marco Carta è stato accusato di furto ed arrestato insieme ad una donna mentre usciva dalla Rinascente di Milano con 6 magliette del valore di €1.200.

Il cantante è stato processato e il giudice Stefano Caramellino non ha convalidato l’arresto e Marco Carta, a fine processo, ha ribadito il concetto: “Non sono stato io a rubare, non mi sono accorto che avevamo con noi degli articoli non pagati. Per fortuna è andato tutto bene, è stato chiarito quello che è successo. Il giudice ha capito, sono un po’ scosso“.

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marco carta cleptomane

La verità dell’addetto alla sicurezza della Rinascente

A Repubblica, l’addetto alla sicurezza della Rinascente ha raccontato la sua verità su come sono andati i fatti. La sua ricostruzione è stata già messa a verbale. Ha dichiarato: “Mi sono accorto di una coppia, un ragazzo e una donna, che si guardavano spesso attorno, come se controllassero di non essere osservati dal personale, un comportamento che mi ha insospettito. Allora ho deciso di seguirli“.

Poi, il racconto prosegue dicendo che i due sono saliti al terzo piano per andare a ”provare” le magliette nei camerini. Quando Marco Carta è uscito dal salotto di prova, però, non aveva più con sé la merce. L’addetto alla sicurezza spiega: “Vedevo il ragazzo entrare e uscire immediatamente“.

All’uscita del negozio, però, scatta l’allarme e nella borsa della donna la security trova le magliette, un cacciavite e nei bagni del quarto piano c’erano le placche antifurto. Si tratta, a detta del testimone, di: “Un’azione preordinata, lui ha nascosto gli abiti nella borsa di lei, poi si è chiuso alla toilette e lì ha staccato le placche antifurto“.

Marco Carta scagionato

Resta il fatto che Marco Carta è stato scagionato ma rimane imputato insieme alla donna di 53 anni sue complice. Per lei gli arresti domiciliari sono stati confermati. C’è da dire che, a settembre, ci sarà la prima udienza del processo per il cantante.

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redazione

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