29 Maggio 2019
Catania, vicesindaco Bonaccorsi minaccia Adorno (M5s): “Ci vuole u’ coppu giustu”
La minaccia è del vicesindaco di Catania Roberto Bonaccorsi, la destinataria la consigliera comunale e capogruppo del M5s Lidia Adorno, che si è occupata dello spreco di 930mila euro per la custodia e pulizia di 9 bagni pubblici del capoluogo etneo.
Emergono minacce di Bonaccorsi alla consigliera M5s Adorno
Le minacce il vicesindaco di Catania Roberto Bonaccorsi le ha riferite in una conversazione privata, diventata pubblica, a Giovanni Grasso, consigliere comunale passato al gruppo misto dopo essere stato capo gruppo dei consiglieri del M5s. In un stralcio dell’audio, la consigliera del M5s Lidia Adorno riferisce che il vicesindaco ha detto: “Ti ‘ntappo ‘nda muru“. Poi Grasso dice: “Questa non la finirà. O ci date aiuto o non la finisce perché non lo capisce“. Infine Bonaccorsi dice: “Ci vuole U’ coppu giustu ora“. La conversazione, come ben noto è diventata pubblica, per un “invio errato” nella chat WhatsApp di attivisti senatori del M5s da parte di Giovanni Grasso. Adorno dopo aver ascoltato la conversazione ha denunciato il fatto alla Procura.
Lo scandalo dei “Bagni d’oro”
Lidia Adorno, intervistata da Free Press Online ha detto: la “lettura” dei fatti “è disarmante. Nessuno poteva immaginare che un vicesindaco avesse un linguaggio che è sotto gli occhi di tutti, e che non è appropriata ad una carica istituzionale di questa rilevanza. Siamo tutti bravi a metterci la coccarda per commemorare Falcone e Borsellino e poi usare questo linguaggio“. La capo gruppo del M5s in questi giorni ha ripreso lo scandalo dei bagni d’oro a Catania di cui si è occupato La7. Per aver svolto la sua istituzionale attività ispettiva Bonaccorsi ha minacciato di querelare Adorno.
Lo scandalo dei bagni d’oro è tale poiché emerge che per la custodia e pulizia di 9 bagni pubblici il Comune di Catania paga alla Multiservizi 939mila euro l’anno. A conti fatti sono 104mila euro l’anno per singolo bagno. Adorno spiega che questo spreco di denaro pubblico poteva essere fermato. “L”Assessore Bonaccorsi già Assessore al Bilancio, Patrimonio e Partecipate dal 2010 al 2013 che il 30 settembre 2012, quando scadde l’affidamento alla Multiservizi SPA della gestione dei servizi igienici da parte del Comune di Catania ed ebbe l’opportunità di non rinnovare tale convenzione, se ne guardo’ bene dal farlo, lasciando tutto inalterato”, spiega la consigliera etnea del M5s.
Il silenzio del sindaco Pogliese
Il capogruppo del M5s ha riportato tutto in aula nella seduta consiliare di ieri 28 maggio. Adorno ha sottolineato che il sindaco Pogliese non era in Aula. In Aula Adorno ha riferito di avere “ricevuto attestati pubblici di solidarietà da parte di capogruppi e consiglieri sia della maggioranza che dell’opposizione e anche dagli assessori Mirabella e Porto. Il Sindaco, che è arrivato dopo, ha fatto delle dichiarazioni sull’argomento ma non ha espresso sull’argomento nessuna presa di posizione anche dietro mia sollecitazione“.
Adorno: “Linguaggio intimidatorio. Bonaccorsi si dimetta”
“Noi del M5s, ora chiederemo le dimissioni di Bonaccorsi e a Pogliese una presa di posizione per i noti inaccettabili del vicesindaco – ha continuato Adorno – .Se non dovessero arrivare le dimissioni del vicesindaco, deve essere Pogliese a sfiduciarlo, sennò non ha senso andare a fare le passerelle antimafia. Questo è chiaramente un linguaggio intimidatorio che ho denunciato alla Procura subito dopo aver ascoltato la conversazione tra Grasso e Bonaccorsi“.
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