03 Maggio 2019
Sorrentino, ex portiere Catania: “Chapeau ad Allegri. Settori giovanili fondamentali”
In un’ intervista rilasciata a Free Press Online, l’allenatore Roberto Sorrentino ed anche ex portiere del Calcio Catania mette in risalto il ruolo fondamentale dei settori giovanili per le società di calcio. Sulla lite Allegri-Adani: “Allegri bersagliato. Adani non doveva sovrapporsi al suo interlocutore”.
Il ruolo dei settori giovanili in una società calcistica
“Io sono estremamente convinto che il settore giovanile è determinate per una società di calcio per avere un ricambio naturale“. Così esordisce l’allenatore Roberto Sorrentino, intervistato da Free Press Online. “Io sono molto amico di Beppe Furino il quale mi diceva che lui era stato costruito per quello che una volta si chiamava mediano metodista. Oggi questa cosa non si fa più. Con l’apertura delle frontiere – spiega l’ex numero uno rossazzurro – si possono prendere dei giovani di tutte le nazionalità e provarli a farli crescere con tutte le difficoltà di lingua e mentalità differenti e poi bisogna anche avere fortuna un ragazzo con qualità di un certo spessore e non è mai facile. Boniperti – continua – continua l’ex portiere del Catania – mi diceva che per fare un settore giovanile in una società professionistica ci vogliono 3 anni, in una dilettantistica invece, ce ne vogliono 5. Infatti è un problema di budget e di costi, di location dove potersi appoggiare e mantenere i ragazzi che provengono da fuori”.
Continua dopo la foto
Crescita e maturazione di un giocatore oggi
“Nelle società professionistiche – osserva Sorrentino – i giovani sono tutti seguiti da istruttori ed allenatori che hanno il patentino e che fanno solo quello di lavoro”. Sulla maturazione dei giocatori, il mister ricorda che da “allenatore in Serie C ho fatto esordire dei giovani. Alcuni di loro poi non sono riusciti ad emergere ed altri invece lo hanno fatto dopo. Infatti non tutti maturano calcisticamente nello stesso momento, alla stessa età. Alcuni vengono mandati a giocare lontano da casa per fare esperienza, e questo per me è un momento importante, anche se va a giocare in una categoria inferiore. Questo perché se il ragazzo ha margini di miglioramento, che vengono visti dai vari osservatori, le società decidono se mantenerlo o meno. In Italia, purtroppo, questa decisione, nel settore giovanile, viene delegata all’allenatore, che a parere mio deve solo allenare“.
“Si punta al risultato. Meglio guardare al miglioramento dei giovani”
Sorrentino ha spiegato che “allenare è facile. Il difficile è fare migliorare i giocatori. I gesti tecnici in Italia sono determinanti. Un gesto tecnico perfetto permette intanto la facilità del passaggio ed anche la facilità della ricezione. Oggi, infatti, i tempi di gioco sono 2: ricezione e trasmissione. Quindi rispetto al passato si è accorciato il tempo di esecuzione e questo significa che un atleta, in pochissimo tempo deve avere la giocata importante”. Purtroppo devo dire che noi allenatori puntiamo al risultato Questo secondo me è sbagliato. Con questo non voglio dire che i giovani non debbano giocare per vincere, ma la vittoria è quando una società e i responsabili hanno valutato il lavoro del tecnico che ha fatto migliorare i propri elementi in squadra.
Sulla lite Allegri-Adani
Sulla polemica tra Allegri e Adani nel post Inter-Juventus, Roberto Sorrentino ha detto che: “Li conosco entrambi. Per Allegri chapeau per quello che ha fatto. Lui è un aziendalista, che punta a vincere in una società che punta a vincere. Più di lui e meglio di lui credo non abbia fatto nessuno. Su Adani devo dire che quello che mi ha dato fastidio è che non doveva sovrapporsi con le sue idee. Doveva fare terminare l’interlocutore, poi se hai da dire qualcosa glielo ridici. Questa è stata l’unica cosa che mi ha lasciato perplesso”.
Continua dopo la foto
“Allegri nervoso? Lo capisco. È stato un pò bersagliato”
“Il nervosismo di Allegri lo capisco, visto che avevano perso a Ferrara ed erano stati accusati di giocare con una squadra diciamo con giocatori non competitivi, ma nella Juve i rincalzi sono molto competitivi. Poi qualche risultato non è venuto, (vedi eliminazione Champions contro Ajax ndr.) (qui per il nostro commento alla partita) vuoi perché sei stanco vuoi perché hai già vinto il campionato ed Allegri è stato un pò bersagliato“.
Vuoi rimanere sempre aggiornato?
Seguici su Facebook, Twitter e iscriviti al nostro canale Telegram.