11 Aprile 2019
L’ospedale del futuro: la poltrona di casa con l’assistenza a distanza
Big data e sensori hi-tech entreranno presto nelle cure: dimezzano le visite al pronto soccorso e riducono i ricoveri. La conseguenza sarà una trasformazione, almeno parziale, degli ospedali di oggi, a favore di un sistema di cure 4.0 per l’assistenza a distanza.
Articolo di Clemente Cipresso
L’ospedale del futuro: il ruolo dell’intelligenza artificiale
Si moltiplicano gli studi clinici che confermano il ruolo dell’intelligenza artificiale per migliorare la salute dei pazienti che soffrono di malattie respiratorie. Gli ospedali stessi cambieranno volto, meno sale d’attesa e più alta tecnologia. Il machine learning, ovvero algoritmi che elaborano grande mole di dati clinici e parametri vitali permetterebbe di ridurre del 30% i ricoveri e del 50% gli accessi al pronto soccorso.
“Si può’ cambiare il destino dei malati di BPCO”
Lo dimostrano recenti studi illustrati al congresso organizzato da Menarini “Limitless: innovazione in pneumologia, un impegno senza limiti“, appena concluso a Firenze, che ha riunito esperti di pneumologia, architettura e bioingegneria, matematica e sociologia per fare il punto insieme sul futuro delle malattie respiratorie. “Nei malati con BPCO l’aderenza alle terapie non arriva al 40% e questo comporta un alto rischio di peggioramento e progressione verso stadi più gravi della patologia che poi compromettono fortemente la qualità e la durata di vita. E che si traducono in più ricoveri e visite al pronto soccorso“, spiega Federico Lavorini, Ordinario di Malattie dell’apparato respiratorio dell’Università di Firenze. L’ospedale del futuro
L’intelligenza artificiale consentirà, però, un miglioramento nella gestione dei pazienti. “Si può’ cambiare il destino dei malati di BPCO, permettendo di seguirli meglio a domicilio e di ridurre ricoveri. Di fatto l’ospedale del futuro sarà praticamente la poltrona di casa – ha affermato Fulvio Braido, Professore di Malattie Respiratorie dell’Università di Genova.
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