07 Aprile 2019

Plastic free Catania, Consiglio comunale approva mozione presentata da Diana (M5s)

Il Consiglio comunale di Catania ha approvato la mozione sulla “Plastic Free” e quella sul personale militare in ausiliaria, presentate rispettivamente da Valeria Diana e Lidia Adorno, consigliere comunali del M5s.

“Attività consiliare M5s un terzo di tutto il Consiglio”

“All’ultima seduta del Consiglio comunale, su 33 ordini del giorno (30 tra mozioni e interrogazioni), ben 12 erano a firma del M5s che, a conti fatti, può vantare un’attività consiliare pari ad un terzo di quella di tutto il Consiglio“. A sottolinearlo lo stesso M5s Catania attraverso un comunicato stampa, nel quale viene sottolineato (come se i numeri non bastassero ndr.) che “il gruppo consiliare del MoVimento partecipa assiduamente alle sedute, dando un contributo propositivo per il bene comune. Due, in particolare, le mozioni più rilevanti che sono state approvate: quella sulla campagna “Plastic Free” e quella sul personale militare in ausiliaria”.

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M5S Catania stop plastica monouso

Approvata la mozione Plastic Free presentata da Valeria Diana

Grazie alla prima mozione, Catania potrebbe diventare un comune “Plastic Free”. “Undici comuni siciliani sono già Plastic Free – precisa la consigliera Valeria Diana, presentatrice della mozione – ci auguriamo che il sindaco Pogliese e la sua giunta decidano di fare, anche della nostra, una città virtuosa”. Il punto infatti prevede, nell’ottica della riduzione dei rifiuti e del rispetto dell’ambiente, il divieto di usare shoppers in polietilene e contenitori e stoviglie non biodegradabili”.

Nella mozione di Adorno si chiede di poter utilizzare militari in ausiliaria

Nell’altra mozione si propone alla giunta di presentare un’istanza di richiesta al Ministero della Difesa per utilizzare militari in ausiliaria, da affiancare al personale in organico già in servizio al Comune. L’istituto dell’ausiliaria è un periodo transitorio, durante il quale un
militare, che abbia un rapporto permanente di impiego cessato o sia in congedo in riserva, può essere richiamato dalla Pubblica amministrazione della sua provincia di residenza per 5 anni. ”Il tutto a costo zero per l’amministrazione perché le spese gravano esclusivamente sul Ministero della Difesa. Se l’operazione dovesse andare in porto, potremmo rimpinguare, senza alcun aggravio, il personale in organico” dice Lidia Adorno, che ha proposto la mozione del gruppo M5s.

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redazione

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