05 Aprile 2019
Catania, aggressione di Piazza Roma: arrestati cinque minori, tra questi anche una ragazza
Il 21 marzo del 2019 un giovane ragazzo, militante di destra, è stato aggredito in Piazza Roma, a Catania, da circa 30 estremisti dei centri sociali di sinistra. A distanza di pochi giorni ecco che sono stati arrestati gli autori dell’aggressione. Si tratta di cinque minori, quattro ragazzi e una ragazza.
Catania, aggressione a Piazza Roma
La scorsa settimana, come abbiamo appena annunciato, un ragazzo, militante di destra, è stato aggredito durante una manifestazione in Piazza Roma. I fatti, secondo quanto reso noto, si sono verificati nei pressi dell’Istituto De Felice di Catania, mentre il ragazzo in questione era impegnato nell’attività di volantinaggio per “Assalto studentesco“, sigla associativa collegata allo Spazio Libero Cervantes.
L’aggressione del giovane è culminata con un pugno in pieno volto e subito dopo gli sono stati sottratti i volantini che aveva in possesso. Il tutto però non finisce qui. Il ragazzo è stato poi colpito più volte con dei caschi da motociclista, nonostante questo implorava gli aggressori di smetterla. Catania aggressione di Piazza Roma
Il giovane è stato subito soccorso e portato in ospedale dove i medici hanno riscontrato una frattura composta allo zigomo sinistro e l’hanno giudicato guaribile con 30 giorni di prognosi. Catania aggressione di Piazza Roma
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Arrestati cinque minori: una di questi è una ragazza
Subito dopo il fatto sono partite le indagini da parte della Digos che, in pochissimo tempo, sono riusciti a individuare gli autori dell’aggressione avvenuta per motivi politici e ideologici. Catania aggressione di Piazza Roma
Gli autori del pestaggio sarebbero dunque cinque ragazzi, tutti minori di età compresa tra i 16 e i 17 anni. Nel gruppo anche una ragazza autrice del pestaggio. Questi sono stati fermati con l’accusa di lesioni personali gravi in concorso, con l’aggravante di aver commesso la violenza in più persone e l’aver agito con crudeltà per motivi abietti con armi dato che più persone hanno utilizzato i loro caschi da motociclista.
Per uno degli aggressori, inoltre, è stato disposto il collocamento in una comunità, mentre agli altri è stata disposta la misura di permanenza in casa.
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