01 Aprile 2019

Cadavere decapitato a Milano, fermati due colombiani

Sul giallo del cadavere decapitato, fatto a pezzi e lasciato nella piazzola dei rifiuti di via Cascina dei Prati a Milano sono stati fermati due colombiani.

Svolta nelle indagini

Gli inquirenti hanno fermato due uomini di origine colombiana, arrivati ia Milano qualche giorno fa. Uno di loro è stato bloccato all’aeroporto di Malpensa mentre cercava di tornare in Sudamerica.

Ucciso per futili motivi

Il pm, Paolo Storari, che si sta occupando del caso ha spiegato che l’uomo sarebbe stato ucciso durante una festa dopo un litigio per futili motivi. Tra l’assassino e la vittima non correvano buoni rapporti per delle ruggini ancora da chiarire. L’omicidio sarebbe avvenuto in una casa nella zona. Come spiegato da Storari, alla vittima sarebbe stata dapprima tagliata la gola e poi con un’accetta sarebbe stato fatto a pezzi. Con un carrello poi trasportato in via  cascina dei preti dove gli è stato dato fuoco. Sul carrello e sull’accetta, ha spiegato il pm è stato trovato del sangue. Il colombiano fermato a Malpensa è accusato di omicidio, mentre il secondo di occultamento e vilipendio di cadavere.

Ancora sconosciute le generalità della vittima

Il tronco del corpo è stato trovato chiuso in un trolley, di cui è stata ritrovata l’intelaiatura. Il cadavere è di un uomo, che però la Squadra mobile di Milano non è riuscito a identificare. Le impronte digitali, infatti, non appartengono a nessuno che sia nel database delle forze dell’ordine.

Il cadavere era stato scoperto dai Vigili del fuoco che erano intervenuti per spegnere un rogo in via Cascina dei Prati, nella periferia di Milano. A segnalare l’incendio un abitante di un palazzo difronte al gabbiotto contenente rifiuti.

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redazione

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