23 Marzo 2019

Nausea: imparare a conoscerla e come difendersi in modo naturale?

La nausea è una sensazione di malessere, molto fastidiosa, che può precedere il vomito. Non si tratta di una malattia, ma di un sintomo che può essere associato a condizioni, patologiche e non, del sistema gastro-intestinale. Questo sintomo spesso è associato ad astenia e inappetenza, e si manifesta anche con pallore, sudorazione e ipersaldivazione. Prima di ricorrere a qualsiasi rimedio, farmacologico oppure nutrizionale, è indispensabile capire bene quali sono le cause che hanno determinato la comparsa di questo sintomo. Soprattutto se il sintomo persiste, può essere necessario richiedere anche una diagnosi da specialisti competenti prima di intervenire in qualsiasi modo.

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Ecco in quali casi può presentarsi la nausea:

  1. In gravidanza: la nausea gravidica si presenta nei primi mesi di gestazione, generalmente di breve durata ed entità, ma in alcuni casi può essere così intensa, da rendere problematica anche l’alimentazione quotidiana della donna.
  2. Nausea successiva a trattamenti chemioterapici: può manifestarsi e persistere per diversi giorni dopo il trattamento, nonostante i farmaci appositamente prescritti;
  3. Chinetosi: ovvero la nausea causata dal mal di mare, o dal mal d’auto;
  4. difficoltà digestive;

Ecco cosa fare in caso di nausea

Molti alimenti si rivelano utili nell’attenuare il senso di nausea, nella maggior parte dei casi. Ad esempio, il finocchio, masticato a piccoli pezzetti per volta può ridurre la nausea sia per il suo contenuto di acqua di vegetazione che sostiene l’attività del fegato, sia per i suoi componenti aromatici; lo zenzero, fresco o candito, ha un’efficacia contro la nausea, documentata da un impiego millenario nei paesi dell’Estremo Oriente. Inoltre, le verdure in pinzimonio (finocchio, carote, sedano) oppure le olive, e persino i sottaceti, possono alleviare il senso di nausea perché l’aceto stimola la produzione di succhi gastrici e facilita i processi digestivi.

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Superata la fase di inappetenza, può essere utile mangiare del pane tostato, con sale, olio e qualche goccia di aceto: la mollica assorbirà i succhi gastrici, mentre sale e aceto stimoleranno la mucosa gastrica, facendo riprendere la funzione digestiva. Per lo stesso motivo possono rivelarsi utili il riso integrale condito in modo semplice (aglio, olio e peperoncino oppure al pomodoro) oppure patate lesse condite con olio, sale e aceto: queste preparazioni sono utili sia per la loro capacità di assorbire l’eccesso di acidità, sia per l’effetto che svolgono sul fegato, di stimolo della funzionalità e di sostegno energetico.

Cosa non fare?

Occorre invece sempre escludere tutti gli alimenti dolci, compresa la frutta, e i cibi ricchi di grassi che non farebbero altro che aggravare la sintomatologia aumentando il senso di nausea e rallenterebbero ulteriormente la digestione.

Quando il senso di nausea è molto forte, può provocare episodi di vomito. La perdita di liquidi, successiva a diversi episodi di vomito, aumenta il senso di sete e spinge a bere molta acqua, ma questo non fa altro che peggiorare la sintomatologia. È molto più utile bere a piccolissimi sorsi una soluzione di acqua e limone, tenendo una minima quantità di liquido in bocca prima di deglutirla. La moderata quantità di acido attenuerà la sensazione di nausea.

Biologa nutrizionista Dott.ssa Federica Portuese

Mail: federicaportuese@live.it

Cell. 3488717500

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redazione

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