23 Marzo 2019
Aumenti nelle bollette Tari maggiori di quanto dica Pogliese
Le bollette Tari hanno aumenti maggiori di quanto dica il sindaco di Catania Salvo Pogliese. A sottolineare la discordanza tra i numeri è il M5s Catania.
Pogliese annuncia rincaro Tari
Con la motivazione di far fronte all’emergenza dissesto, l’amministrazione ha rimodulato il piano della tassa sui rifiuti, scaricando una bella tegola sulle tasche dei cittadini. Ma la tegola sembra più pesante di quanto annunciato pubblicamente, in più occasioni, dal sindaco.
Fino a ieri mattina, venerdì 22 marzo 2019, nell’incontro con i senatori e i deputati nazionali e regionali al Comune, Pogliese ha ripetuto, per l’ennesima volta, che la Tari avrebbe subito un aumento del 14%, indorando la pillola.
Nella delibera aumenti maggiori
Il 29 gennaio il Consiglio comunale ha approvato la delibera n.6, che ha
innalzato il tetto della Tari del 16%. “Possibile che il sindaco non ne sia
al corrente?” si chiedono dal M5s Catania. “Eppure, quel giorno, era presente. Anzi, all’apertura della seduta, ha dichiarato che l’amministrazione aveva “immaginato di attuare un aumento lineare del 15%” e che ovviamente sarebbe stato il Consiglio comunale “a
fare le opportune valutazioni”.
“Perché il sindaco, propagandisticamente, continua a sbandierare un aumento
minore di quello reale?” Il M5s ha presentato un’interrogazione, prima firmataria la consigliera Lidia Adorno, chiedendo chiarimenti sui coefficienti e sugli importi della
Tari.
“Infine, mettendo da parte numeri e percentuali, prendiamo atto dell’incapacità di questa amministrazione di risolvere il problema reale dell’evasione: invece di far pagare la Tari a tutti i cittadini, sceglie la strada più semplice e iniqua di oberare, con ulteriori aumenti, quelli che già la pagano”, concludono dal M5s.
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