21 Marzo 2019
Sciopero tassisti Silt, la protesta si allarga al resto d’Italia
Lo sciopero tassisti Silt 22 marzo in Sardegna e Sicilia ha lo slogan #unitisivince. La protesta si allarga al resto d’Italia, in piazza anche Torino, Milano, Genova, Roma e Napoli. Angelo Sciacca, presidente nazionale Silt: “No al dumping delle multinazionali nel trasporto pubblico non di linea”.
Parte da Catania, Palermo e Cagliari la protesta promossa da Silt che vedrà i tassisti in cortei e sit in dalle 10 alle 14 di domani, venerdi 22 marzo. Non saranno soli: manifestazioni sono previste anche a Napoli, Roma, Genova , Torino e Milano e tutta la categoria sta esprimendo solidarietà esponendo sui propri mezzi il motto #iostoconitassisti sardi e siciliani.
Questi gli appuntamenti in Sicilia e Sardegna
Catania – presidi in Piazza Università e all’aeroporto
Palermo – corteo da piazza Crispi, piazza Castelnuovo, via Ruggero Settimo e sit in Piazza Verdi
Cagliari – sit in davanti al Consiglio regionale, via Roma
A Napoli è prevista una manifestazione in piazza Plebiscito, davanti alla Prefettura, con il sostegno alla campagna sarda e siciliana da parte di Unione Tassisti Italia e Confail Taxi Campania, il cui coordinamento regionale specifica “la vertenza potrebbe coinvolgere tutte le regioni utilizzando le due isole maggiori come apripista e rendendo il lavoro ministeriale molto poco rassicurante”.
Sciacca: “No al dumping delle multinazionali”
“Ribadiamo – specifica Angelo Sciacca, presidente nazionale Silt – la necessità di aprire urgentemente i tavoli regionali congiunti Taxi Ncc per affrontare la disciplina della normativa, che per Sicilia e Sardegna regionalizza le licenze. Serve fissare regole precise per tutti e contrastare l’abusivismo. Diciamo “no” all’ingresso delle multinazionali nel nostro settore, agiscono senza regole anche effettuando “dumping”. Noi abbiamo una tariffa amministrata, non può una multinazionale arrivare qui e fare concorrenza sleale restando impunita.
“Il nostro sciopero – prosegue Sciacca – mira a far accelerare i tempi per la convocazione della Conferenza Stato Regioni, unica sede in cui discutere le criticità del Dl Semplificazioni e la circolare Salvini che sta mettendo in agitazione i tassisti del resto d’Italia. È l’unità della categoria a essere sempre mancata: non serve sbandierare incontri unilaterali fissati in diverse sedi e autonomamente da alcune sigle sindacali. O si lotta tutti insieme, sostenendo gli uni le istanze degli altri, o non cambierà mai niente”.
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