20 Marzo 2019

Mare Jonio, capitano indagato. La nave resta sequestrata

Dopo l’interrogatorio da parte della Procura, il comandante della nave Mare Jonio risulta indagato per favoreggiamento all’immigrazione clandestina. L’imbarcazione resta sequestrata e pertanto ferma al porto di Lampedusa.

Nave sequestrata capitano indagato

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati Pietro Marrone, il comandante della nave Mare Jonio. Dalla Ong Mediterraneo, su Twitter preannunciano ricorso e dicono che “Noi non godiamo di nessuna immunità, ma siamo certi di avere operato nel rispetto del diritto e felici di avere portato in salvo 49 persone”.

Salvini: “Se qualcuno si finge soccorritore, è fuorilegge”

Soddisfazione da parte di Matteo salvini che ha dichiarato: “C’è stato finalmente il sequestro di un’imbarcazione. Il provvedimento è stato confermato pochi minuti fa dalla procura di Agrigento e per me è un fatto storico perché vuol dire che non erano mie ipotesi che ci fossero illegalità. Se qualcuno si finge soccorritore, è fuorilegge”.

La posizione del Viminale e la direttiva

La posizione del Viminale era stata subito dura tanto da aver stilato una direttiva per fermare le Ong. Nel testo preparato dal ministero degli Interni si vietano salvataggi in acque libiche senza l’autorizzazione della Capitaneria di Porto di Roma. Questo è per evitare l’ingresso illegale dei migranti in Italia e con essi di terroristi eventualmente presenti fra loro. Secondo il Viminale, dopo aver effettuato il soccorso, l’imbarcazione deve navigare verso il porto più vicino e “non deliberatamente verso l’Italia”. Quindi Verso la Libia, Tunisia o Malta, dove possono ricevere “l’adeguata assistenza logistica e sanitaria“. Dai porti ed entro le 12 miglia marine l’Italia ha “il potere di escludere l’accesso”. “Resta salva la priorità di aiuto immediato a chi rischia di morire in mare“.

“Intervento Ong pretestuoso”

L’ammiraglio Ayoub Qassem, intervistato da Agi aveva detto: “La Guardia costiera libica era a cinque miglia dal gommone in panne ed era in grado di recuperare in sicurezza tutte le persone a bordo. L’intervento della nave dell’Ong Mediterranea non era necessario ed è stato pretestuoso“.

“Nessun naufragio solo guasto al motore”

Poi continuò dicendo: “Non comprendiamo perché abbiano voluto prendere loro i migranti, a ogni costo, pur essendo in acque libiche. Alla nostra richiesta di chiarimenti hanno spiegato che i migranti si trovavano in una situazione di pericolo ma questo non è vero, non si è trattato di un naufragio ma solo di un guasto al motore. È poi a distanza perché a quel punto i migranti per non tornare in Libia avrebbero messo a rischio la loro vita e quella dell’equipaggio. Le Ong ostacolano le operazioni di salvataggio per interessi certamente non umanitari“.

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Salvo Giuffrida

Salvo Giuffrida

Salvatore Giuffrida (OdG Sicilia N^ 171391). Classe 1970 giornalista (ex chimico). Il mio motto: “Seguire ma mai inseguire”.