20 Marzo 2019

20 marzo Giornata Mondiale della Felicità, per l’Onu: “Uno scopo fondamentale dell’umanità”

È tempo di essere felici, abbandonare ogni pensiero triste e dimenticare tutto ciò che ci crea preoccupazione nella nostra vita… Concedetevi, almeno un giorno l’anno, un po’ di spensieratezza! Proprio il 20 marzo non avete scuse: è la Giornata Mondiale della Felicità, indetta dall’Onu.

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Dopo il Blue Monday… ecco la rivincita!

Vi ricordate il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno? Secondo ancestrali algoritmi, proprio quel lunedì sarebbe la giornata in assoluto più malinconica rispetto a tutti gli altri 365 giorni.

Adesso, però, è tempo di rivincita. Il 20 marzo, infatti, si celebra la Giornata Mondiale della Felicità: non è uno scherzo o una bufala del web. Ad indirla è proprio l’Onu il 28 giugno 2012, quindi… fate uno sforzo e siate felici!

“La ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell’umanità”

Era il 2012 quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite decide di elevare la felicità a bene fondamentale e ha annunciato che: “L’assemblea generale, consapevole che la ricerca della felicità è uno scopo fondamentale dell’umanità, riconoscendo inoltre la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità“.

E ancora: “Invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica“.

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felicità

Perché proprio il 20 marzo?

Il consigliere speciale dell’Onu, Jayme Illien ha scelto proprio il 20 marzo come Giornata Mondiale della Felicità proprio perché coincide con l’equinozio di primavera, un momento molto apprezzato da quasi tutti al mondo, proprio perché sancisce la fine dell’inverno, per affacciarsi a temperature più miti che, psicologicamente, mettono maggiormente di buonumore.

In assoluto, secondo l’ultimo rapporto Onu sulla felicità, la Finlandia è il paese più felice al mondo, seguito a ruota dalla Norvegia, Danimarca, Islanda, Svizzera, Olanda, Canada, Nuova Zelanda, Svezia e Australia. Per calcolare e stilare il tutto si fa riferimento al pil pro capite, sostegno sociale, speranza di vita, libertà, generosità, assenza di corruzione e tanti altri fattori. 20 marzo giornata mondiale della felicità

Non vi sembra che manchi qualche nazione in questa classifica? Ebbene sì, l’Italia non rientra nella top 10, perché è solo al quarantasettesimo posto.

Cosa ci rende realmente felici?

Ci sono, ovviamente, secondo le inclinazioni di ognuno, cose che ci rendono più felici rispetto ad altre. In particolare, ci aiuta ad essere maggiormente allegri, in generale, secondo Glamour:

  • Viaggiare
  • L’energia positiva dell’estate
  • Le lenzuola che profumano di pulito
  • Dormire senza sveglia
  • Le coccole appena svegli
  • Cantare sotto la doccia
  • Ammirare il tramonto
  • Ridere

Andando più a fondo, l’Università di Oxford ha decretato che per essere felici è necessario mangiare in compagnia, proprio esaminando il legame tra il mangiare insieme e la felicità di ciascun individuo e, proprio l’Italia, primeggia in Europa.

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essere felici

Gli ‘ambasciatori della felicità’ di Action for Happiness

Action for Happiness è un’organizzazione che conta 33 mila membri, tra cui psicologi, sociologi, educatori, economisti… in ogni parte del mondo. Sono loro gli ‘ambasciatori della felicità’ che hanno il compito di dare delle idee concrete per essere più felici in ogni ambito della vita, dal lavoro ai rapporti personali, il tutto finalizzato a raggiungere un benessere emotivo.

Mark Williamson, presidente dell’Associazione, spiega: “I governi devono investire di più sulla salute e il benessere della popolazione. Stress, ansia, depressione portano sofferenza, a problemi di salute. Sono situazioni nelle quali si spendono soldi per le cure. È sempre più necessario destinare fondi alla tutela della salute mentale delle persone e aiutarle a stare bene“.

E poi continua: “Serve la serenità necessaria per affrontare ogni difficoltà. Alla lunga è la scelta migliore e queste politiche pagano. Se le persone sono meno ansiose e stressate, ad esempio, si ammalano di meno. Le cure rappresentano un costo sociale importante. E se gli individui non stanno bene, perdono più facilmente il lavoro e i costi per la società aumentano“.

Diventiamo noi ambasciatori della felicità!

Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo diventare ‘ambasciatori della felicità‘. In fondo, infatti, basta poco per essere felici, occorre partire dalle piccole cose quotidiane e, spesso, per non dire sempre, la vera completezza si raggiunge senza pensare a ‘cose’ materiali, perché va ben oltre.

Proprio in occasione della Giornata Mondiale della Felicità impegniamoci, dunque, di più verso il raggiungimento di questo stato d’animo, anziché ancorare e far dipendere la nostra tranquillità e allegria da beni materiali, che contribuiscono ma sono veramente nulla in confronto a tutto il resto. 20 marzo giornata mondiale della felicità

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redazione

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