16 Marzo 2019

Colite: cos’è, come imparare a difendersi e quali sono le cose da evitare?

Il termine colite è un termine che impropriamente utilizziamo per indicare una serie di disturbi a carico del colon e dell’intestino in genere. Occorre però fare una distinzione. Esistono delle malattie infiammatorie croniche a carico dell’intestino, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, che possono essere gravi al punto da richiedere trattamenti farmacologici importanti e interventi chirurgici. Queste patologie sono indicate con la sigla IBD che significa Inflammatory Bowel Disease. A parte queste forme più gravi, esistono poi altre patologie, meno gravi ma sicuramente fastidiose, come la diverticolite e il colon irritabile.

Colite: cause e sintomi 

La sindrome del colon irritabile (conosciuta anche come colite spastica, o colite nervosa, o colite da stress) ha sicuramente una forte componente psicosomatica. È ormai noto ormai a tutti che l’intestino è da considerare come un secondo cervello, che raccoglie tutte le nostre emozioni, tensioni, ansie e stress.
I sintomi tipici della colite sono dolore e crampi all’addome, costipazione alternata a diarrea, sensazione di gonfiore allo stomaco e meteorismo. La causa, ma anche l’effetto, è una condizione di disbiosi intestinale, ovvero di alterazione dell’equilibrio del microbiota intestinale. Il microbiota, non è altro che l’insieme di tutti microrganismi che, vivendo nel nostro intestino, ci garantiscono l’assorbimento delle sostanze nutritive, l’eliminazione di quelle di rifiuto, ma anche la produzione di vitamine, ormoni e altre sostanze importantissime per il nostro benessere e per il buon funzionamento del sistema immunitario.

La perdita di microrganismi è dovuta ad un’alimentazione non adeguata e poco varia, dall’uso improprio di antibiotici, e certamente da condizioni di stress protratte nel tempo.

Cosa fare contro la colite?

Utile, se non indispensabile, si rivela l’utilizzo di probiotici (lattobacilli, bifidobatteri e saccaromiceti) per ristabilire un buon equilibrio del microbiota intestinale.
Ovviamente, è necessario cambiare dieta non solo per nutrire questi microrganismi, affinché possano sopravvivere e colonizzare nuovamente l’intestino, ma soprattutto per ridurre l’infiammazione.

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colite

Cosa non fare quando si è affetti da colite?

Ecco quindi cosa dobbiamo evitare:

  • carni e cibi ricchi di grassi (anche grassi vegetali, come margarine);
  • zucchero, dolci e cioccolato;
  • bevande gassate e zuccherate;
  • cibi industriali (snack, patatine, fast food).

Il consiglio più comune è quello di eliminare le fibre, cioè cereali integrali, legumi, verdure. Se da una parte questo è utile a ridurre l’infiammazione causata dall’irritazione della mucosa, dall’altra, questa restrizione inevitabilmente la si traduce in una scelta limitata di cibi ‘consentiti’ (carni, latticini) che comporta un aumento dell’infiammazione, con conseguente peggioramento dei sintomi.
Importantissimo agire sulle cause che hanno portato alla colite, riducendo ad esempio gli effetti dello stress, praticando attività fisica leggera oppure attraverso esercizi di respirazione.

Dott.ssa Federica Portuese

Mail: federicaportuese@live.it

Cell. 3488717500

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