05 Marzo 2019
Blitz antimafia, a Trapani 25 arresti. Tra loro anche l’ex deputato regionale Rugggirello
A Trapani i carabinieri del Comando Provinciale hanno dato vita ad un blitz antimafia compiendo 25 arresti tra gli esponenti della mafia. Tra loro anche l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello.
L’operazione “Scrigno”
Il gip di Palermo ha emesso il provvedimento su richiesta della dda. le ipotesi di reato sono di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, danneggiamento.
L’operazione odierna, denominata “Scrigno“, vede coinvolto per la prima volta il “mandamento” di Favignana, dove è stato arrestato Vito D’angelo, originario di Ravanusa (Rg) ed in stato di semi libertà. In passato accusato aveva subito una condanna per omicidio. Sempre nell’isola, i militari hanno posto sotto sequestro in Grand Hotel Florio. Tratti in arresto anche i fratelli Francesco e Pietro Virga, a capo del mandamento e figli del boss ergastolano Vincenzo., tutti appartenenti alla famiglia Paceco di Marsala.
In manette ex deputato regionale Paolo Ruggirello
L’operazione odierna ha coinvolto anche l’ex assessore regionale Paolo Ruggirello, che per altro si era candidato alle ultime elezioni politiche al Senato senza però essere eletto. Per lui l’accusa è di associazione mafiosa. Secondo l’accusa avrebbe favorito assunzioni ed affari a fronte del sostegno elettorale.
Oltre 10 milioni di beni confiscati
Oltre 10 milioni di euro i beni sequestrati. Tra questi figurano due attività commerciali riconducibili ai fratelli Virga: “lo Scrigno” e “Lo Scrigno 2″. Altre due attività commerciali (un’impresa edile ed un autolavaggio) collegati all’arrestato Francesco Peralta. Inoltre è stati sequestrato l'”Efri Bar” sito a Trapani di un altro arrestato Francesco Orlando.
I militari hanno tratto in arresto, l’ex assessore comunale di Trapani Ivana Inferrera, indagata per voto di scambio politico-mafioso. Insieme a lei il marito Ninni D’Aguanno e Giovanni Maltese, quest’ultimo ex consigliere comunale di Erice.
Dietro sempre l’ombra di Matteo Messina Denaro
Anche in questa operazione si fa il nome del super latitante Matteo Messina Denaro. Ruggirello aveva stretti legami con Lillo Giambalvo, un consigliere comunale di Castelvetrano, paese d’origine di Denaro. Durante un’intercettazione telefonica , si sente lo stesso Giambalvo esprimere ammirazione verso Messina Denaro. Il consigliere comunale fu arrestato nell’operazione Eden. Prosciolto dalle accuse di associazione mafiosa finì poi sotto processo per estorsione.
Vicini al boss anche i fratelli Virga, figli del luogotenente Messina Denaro Vincenzo che sta scontando l’ergastolo per l’omicidio di Mauro Rostagno. Secondo l’accusa qui compare anche la sorella di Ruggirello, Bice. Con loro la donna è legata ai fratelli Virga sull’asse Castelvetrano-Favignana. Nel 2001 Bice Ruggirello era stata con Pierferdinando casini la prima non eletta. Successivamente tentò l’elezione con il Movimento Italiani in Rivoluzione (Mir).
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