10 Febbraio 2019

La vita di una siciliana in America: la mia esperienza in quattro parole

Ciao ragazzi eccomi qui, sono sempre io Stefania Spinali e sono pronta a raccontarvi ancora un po’ qualcosa su di me. La vita di una siciliana in America e la mia esperienza fuori casa si può racchiudere in quattro parole, ciascuna con un significato particolare, e oggi voglio condividere i miei pensieri con voi.

L’America è il paese del “Non ci sono giustificazioni”

Questa settimana, cari lettori di Free Press Online, è stata decisamente difficile. Volete sapere perché? Troppe cose da digerire, da portare a termine e tante altre da fare e, in più, il gelo non ha aiutato affatto (per leggere il mio articolo su come sopravvivere al freddo americano, Clicca Qui). È dura ragazzi, soprattutto se hai degli obiettivi in testa e vuoi raggiungerli. Tutte le volte che mi giro su me stessa e cerco una ragione per sollevarmi, mi ripeto sempre: “Sono in America“. Da sempre, e per tutti, l’America è il paese delle grandi opportunità, è vero, ma la realtà è che è anche il luogo del: “Non ci sono giustificazioni“.

La mia esperienza in America in quattro parole

Oggi voglio condividere con voi un argomento un po’ più delicato rispetto ai precedenti. Mi va di parlarvi della mia esperienza in America in un modo più diretto e, nello stesso tempo, intimo. Proverò a racchiudere ogni singolo momento passato.qui utilizzando solo quattro parole. La vita di una siciliana in America è incentrata tutta su: nostalgia, adrenalina, contatto e speranza.

Il primo sentimento che si prova dopo qualche mese è, indubbiamente, la nostalgia: di casa, della quotidianità, dei luoghi in cui sono cresciuta e le abitudini che avevo. Può sembrare una banalità ma la mente, soprattutto quando è stanca, si rifugia nella consuetudine con cui è cresciuta e proprio lì cerca il suo riposo. In più, qui a New York le emozioni è come se viaggiassero costantemente sulle montagne russe: un mix di momenti bellissimi, che ti portano fin su, e subito dopo altri in cui tocchi davvero il fondo.

Un problema che ho riscontrato, e che mi provoca estrema nostalgia, è la difficoltà di comunicare quello che penso in una lingua che non è la mia. Chiaramente, il mio inglese migliora giorno dopo giorno ma la mia mente ha spesso nostalgia del suo italiano. Spesso, infatti, non capisco perfettamente gli americani e anche solo pensare in un’altra lingua può essere più complicato del previsto.

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stefania spinali america

Adrenalina, contatto e speranza

Dopo la nostalgia, c’è anche l’adrenalina: battiti accelerati ogni secondo. Tutto è nuovo, è ricchezza. Tutto accresce. Questa voglia di catturare il tutto è pura droga. È come essere bambini e ogni cosa diventa una crescita, una scoperta continua. Io mi sento continuamente stimolata da questa immensità.

Stando sola, senza la famiglia intorno, impari ad ascoltarti di più e a conoscerti come mai prima. Impari, inoltre, a capire che l’unica persona di cui ti puoi fidare al mondo sei tu stesso. E questo è il significato che mi sento di dare al terzo termine scelto per descrivere la mia esperienza in America: contatto, principalmente con il mio io più profondo.

La quarta parola per descrivere la mia esperienza è speranza. Ogni giorno, prima di coricarmi, penso sempre con fiducia al domani anche quando sono proprio giù. So esattamente che ci sarà sempre un nuovo giorno da disegnare su un foglio bianco e proprio la speranza sarà il primo colore che utilizzerò! Cari lettori, come dico sempre io, finché si riesce a non perdere quella fiammella che ci mantiene vivi, allora vale la pena continuare a resistere e non mollare!

Insomma, tutti credono che io sia la persona più fortunata del mondo… ma si fermano solo a dire questo. Ovviamente, non mi reputo affatto sfortunata, ma voglio aggiungere che è una “fortuna” che cerco di guadagnarmi ogni giorno con fatica e estrema dedizione.

Stefania Spinali

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