31 Gennaio 2019

Istat, Italia in recessione. Il Pil quarto trimestre segna -0,2%

Per il secondo trimestre del 2018 il Pil ha segnato un valore negativo, questo porta l’Italia ad una recessione tecnica. -0,2% il valore registrato nell’ultimo trimestre.

I commenti politici sono arrivati dal vicepremier Luigi Di Maio che attacca il governo precedente, mentre il premier Giuseppe Conte due giorni fa, aveva quasi preannunciato il valore, spiegando che si “aspetta una impennata“.

I motivi della recessione

Il dato di oggi rappresenta “un ulteriore abbassamento del tasso di crescita tendenziale”. Questo nel terzo trimestre era pari a +0,6% e nel secondo a +1,2%. Il quarto trimestre del 2018 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2017. Nel quarto trimestre del 2018 l’economia italiana ha registrato comunque “un netto peggioramento della congiuntura del settore industriale a cui si aggiunge un contributo negativo del settore agricolo, a fronte invece di un andamento stagnante delle attività terziarie“. Dal lato della domanda, il contributo della componente nazionale al lordo delle scorte è negativo al contrario di quello della componente estera netta.

Dopo questo dato, si ha il consolidamento del dato di crescita del paese pari all’1%. Il dato è inferiore rispetto al +1,6% del 2017. L’Istat però calcolerà il tutto in modo più approfondito e con una metodologia diversa. I dati saranno comunicati il primo marzo.

I dati sull’occupazione

Sul fronte occupazione, però, sono stati segnalati numeri confortanti. Gli occupati aumentano dello 0,1% attestandosi al 58,8%.Rispetto al dicembre del 2017 gli occupati sono 202mila in più. Diminuiscono di 88mila i lavoratori a tempo indeterminato, mentrein aumento i contratti a termine. La disoccupazione giovanile aumenta dello 0,1% attestandosi al 31,9%.

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redazione

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