31 Gennaio 2019

Bambino morto a Napoli, indagata anche la mamma Essobti: “Lei provò a fermarmi”

Continua ad arricchirsi di dettagli raccapriccianti la storia del piccolo Giuseppe, il bambino morto a Napoli. Il piccolo di soli sette anni è deceduto dopo esser stato picchiato ferocemente dal compagno della madre.

Bambino morto a Napoli, soccorso troppo tardi?

La drammatica vicenda che si è consumata a Cardito, in provincia di Napoli, presenta un grande punto interrogativo. Il piccolo Giuseppe si poteva salvare? Secondo quanto emerso da una prima attività investigativa e dal racconto fornito da Essobti, lui insieme alla compagna hanno cercato di soccorrere il bambino. Essobti dopo aver picchiato con brutale ferocia il piccolo Giuseppe si sarebbe recato in farmacia per comprare una pomata da applicare sui lividi del bambino e della sorellina un anno più grande.

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Tragedia a Napoli

Casa in cui è stato ucciso il bambino di sette anni

I soccorso per Giuseppe e la sorellina sono arrivati solo dopo due ore, ma per Giuseppe era ormai troppo tardi. Il piccolo di soli sette anni è stato trovato morto adagiato sul divano mentre la sorellina di otto è stata trasportata all’ospedale Santobono di Napoli in gravissime condizioni, dove tutt’ora è ricoverata ma non in pericolo di vita. (Per approfondire Clicca Qui).

Racconto choc dei alcuni testimoni

Quanto successo domenica sarebbe stato il culmine di anni di violenza. A quanto pare Tony Essobti Badre era sempre stato un uomo violento, la prima ad ammetterlo è stata la sorellina di Giuseppe che, sentita dal magistrato con il supporto di una psicologa, ha spiegato: “Tony ci picchiava sempre“.

Una famiglia abituata a vivere nella violenza, ma l’unico ad essere rimasto miracolosamente illeso è il figlio della coppia di soli quattro anni. Ricordiamo infatti che il piccolo Giuseppe e la sorellina erano nati durante una precedente relazione della loro mamma. Nel frattempo un testimone, come riportato anche da Quotidiano.net, ha fornito un racconto choc in occasione di un’intervista rilasciata a Storie Italiane di Eleonora Daniele: “Ultimamente, un mese fa, fuori dalla Posta ha picchiato la moglie per prendergli i soldi. Non è una persona, è un mostro. Essobti picchiava molto spesso i bambini. Secondo me faceva uso di qualcosa perché era sempre fuori di testa: uno che picchiava i bambini con il bastone sta fuori di testa“. Il testimone continua dicendo: “Litigavano spesso. La madre è una persona tranquilla che andava sempre a lavorare. Di lui gli abitanti di Cardito dicevano che picchiava sempre i bambini: fuori dalla scuola, davanti casa“.

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Badre Tony Essobti,

Badre Tony Essobti, il compagno della donna napoletana madre del bambino ucciso a sette anni

Indagata anche la mamma del piccolo Giuseppe

In questi giorni è stata confermata anche la decisione della Procura di Napoli Nord di voler indagare anche sulla mamma del piccolo Giuseppe. Come mai la donna non ha provveduto a chiamare per tempo i soccorsi? Non solo, come mai la donna non ha mai denunciato il compagno violento che abitualmente picchiava lei e figli? Essobti, secondo quanto reso noto, avrebbe detto agli inquirenti: “Lei ha cercato di fermarmi“. L’uomo ha spiegato di aver perso il controllo della situazione, non a caso l’avvocato del giovane, Michele Coronella, ha parlato di un “momento di follia pura in cui non si è reso conto di cosa faceva. Il ragazzo è in crisi, è distrutto, non riesce a capacitarsi di come possa aver fatto una cosa così grave“.

Coronella, come riportato sempre da Quotidiano.net: “Non escludiamo la possibilità di un’istanza anche di vista psichiatrica. Studierò il caso e cercherò di percorrere anche la possibilità di un’istanza di visita psichiatrica“.

I familiari dei bambini attraverso Sky hanno fatto sapere: “Fateci rendere conto di cos’è successo. Chi ha sbagliato pagherà, la nostra priorità al momento sono i bambini“.

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redazione

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