29 Gennaio 2019
Bolzano, questionario Asl chiede la “razza” dell’alunno e scoppia la polemica
Una Asl di Bolzano chiede alle scuole medie di compilare un questionario, ma tra le informazioni si può leggere: “Gruppo etnico o razza dell’alunno“. La scuola invia una segnalazione e arrivano le scuse immediate.
Il questionario “incriminato”
Tutte le scuole medie di Bolzano hanno compilato un questionario del servizio di neuropsichiatria infantile che avrebbe la funzione di delineare il profilo degli alunni per dare loro una valutazione. Tra le informazioni, però, l’attenzione dei docenti cade su un punto: “Gruppo etnico o razza dell’alunno“.
Così, gli insegnanti inviano una segnalazione e rendono noto il loro disappunto commentando l’episodio al quotidiano Adige: “Capiamo tutto, capiamo che si tratti di moduli standard redatti negli Stati Uniti, dove la legge prevede che si chieda anche quale sia la razza. Ma quello che non afferriamo è come mai nessuno al Comprensorio sanitario di Bolzano se ne sia accorto e si sia fatto una domanda. Evidentemente trovano normale che si domandi ad uno studente a quale ‘razza’ appartiene. Noi abbiamo fatto la nostra parte e segnalato la cosa“.
Errore di traduzione e sostituzione del modulo?
Dopo innumerevoli critiche e accuse di razzismo, ecco che il direttore generale della Asl Florian Zenzer si è scusato per l’errore di traduzione e ha dichiarato che il modulo sarà sostituito. L’azienda ha precisato, dunque: “Il termine ‘razza’ è un errore di traduzione dal testo originale che è in lingua inglese e che è stato standardizzato a livello mondiale. Il modulo verrà rivisto a brevissimo“.
Ancora, Zenzer ha aggiunto: “Il termine inglese ‘race’ non si doveva tradurre con ‘razza’. In Europa questo termine è inteso e percepito diversamente rispetto a quanto accade negli Stati Uniti, per esempio. A nome dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige mi scuso per il fatto che tale termine sia stato utilizzato in questo contesto“.
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Feroci critiche per l’accaduto da parte del PD
Il questionario ha generato una vera e propria polemica anche tra le personalità del PD. Alessia Rotta, vicepresidente vicaria del Partito Democratico, ha commentato: “È incredibile che in un documento ufficiale si chieda la razza degli alunni. Il questionario della Asl di Bolzano deve essere subito ritirato e gli estensori devono chiedere scusa immediatamente. Se la razza non esiste, è evidente che esistono i razzismi. Un censimento rivolto agli insegnanti di una scuola media, per valutare il comportamento dell’alunno, non può e non deve fare riferimento alla razza“.
Poi Alessia Rotta ha chiesto alla ministra Giulia Grillo: “Come è possibile che in un questionario inviato da un’Azienda Sanitaria Locale a una scuola media sia presente la domanda relativa alla razza degli alunni? Quali provvedimenti intende prendere la ministra della Sanità?“.
La storia si ripete
Le accuse continuano e anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, deputato di Liberi e Uguali commenta l’accaduto: “Evvai! Ecco un altro spiacevole e indecente episodio. Bravi i docenti a denunciare il caso, mi auguro che i ragazzi scrivano in quel riquadro le parole ‘razza umana’. Ora naturalmente cercheranno di derubricare la vicenda ad un errore burocratico. Ma siamo stufi, davvero stufi che da errore burocratico a errore burocratico questo Paese stia consentendo una deriva morale e civile inaccettabile“.
Non è la prima volta, infatti, che si legge una notizia del genere. A Treviglio, per esempio, avviene la stessa storia, ma un questionario diverso. In questo caso si distribuiva un opuscolo sull’educazione stradale e conteneva riferimenti alla razza. Nel libretto informativo, infatti, si poteva leggere: “Alcune razze sono costituzionalmente meno tolleranti all’alcol della razza bianca“. I presidi, in quella occasione, si sono rifiutati a distribuire l’opuscolo. Anche in questa volta si è trattato di un errore di traduzione?
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