25 Gennaio 2019
Stefano Cucchi la denuncia della famiglia: “Ancora depistaggi”
La morte di Stefano Cucchi è avvolta nel mistero ed è caratterizzata dai tentativi di depistaggio che sono stati fatti nel corso delle indagini e negli anni successivi. Le lotte delle famiglia del giovane per non finiscono qui, ed ecco la nuova denuncia.
Stefano Cucchi la denuncia della famiglia
La famiglia di Stefano Cucchi torna a parlare facendo una nuova denuncia attraverso il suo legale, Fabio Anselmo. Il penalista, in occasione dell’apertura del processo, ha spiegato: “Stanno emergendo fatti inquietanti e gravi che si stanno verificando al di fuori di questo processo. Testimoni che vengono avvicinati, depistaggi che si stanno protraendo nel tempo e continuano mentre è in corso questo procedimento“. L’avvocato Anselmo si riferisce ai vari tentativi di depistaggio delle indagini, insieme alle presente pressione che i vertici dei carabinieri hanno fatto ai militari dell’arma coinvolti nel caso relativa alla morte di Stefano Cucci, avvenuta nel 2009. “Possiamo anche voltarci dall’altra parte e dire che saranno oggetto di altri procedimenti– spiega Anselmo – ma esprimo tutto il mio rammarico rispetto alla reiterazione di questi episodi in queste forme illecite e inaccettabili in uno stato di diritto“.
“Questa parte civile esprime il suo rammarico”
L’avvocato Fabio Anselmo e il pm hanno definito l’avvicinamento di testimoni da parte dei vertici dell’arma un fatto grave e inquietante. A questi sarebbe stato chiesto di modificare alcune disposizioni. In particolare il legale Anselmo spiega: “Al di là del fatto che queste attività di depistaggio sono proseguite anche di recente e che continuino durante una attività processuale così complessa questa circostanza è di una gravità inaudita. Questa parte civile esprime tutto il proprio rammarico per quello che sta accadendo in questi giorni“.
Fatti legati al caso Cucchi
Nel corso degli ultimi mesi sono stati diversi i fatti legati al caso di Stefano Cucchi. Il primo riguarda la richiesta che due carabinieri avrebbero fatto alla proprietaria di una libreria in Calabria che ospitava la proiezione del docufim Sulla mia pelle, che racconta la storia di Stefano Cucchi. I militari dell’arma avrebbe chiesto di poter prendere visione di un elenco che certificasse quanti e chi fossero le persone presenti alla proiezione. Recentemente, invece, ecco che viene pubblicata una nuova intercettazione di una chiamata avvenuta tra due carabinieri che facevano riferimento alla necessità di difendere i colleghi in difficoltà. (Per approfondire la notizia Clicca Qui).
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