25 Gennaio 2019

Divieto totale di utilizzo dei cellulari in classe? La proposta di legge avanza

Novità dal mondo della scuola: una proposta di legge esprime.la volontà di prevedere il divieto totale di utilizzo dei cellulari in classe per le scuole elementari e medie. Una scelta che fa discutere e che pare essere estesa sia ad alunni che docenti.

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La proposta di legge

Una proposta della Lega e Forza Italia prevede l’abolizione totale.dell’utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronici a scuola, “salvo casi particolari specifici” nei luoghi e orari dell’attività didattica.

Il leghista Massimiliano Capitanio, in prima linea tra i firmatari del progetto, ha detto la sua: “Per come la vedo io dovrebbe essere una norma di buon senso tenere il cellulare spento in classe. Un po’ come uno non tiene il casco in testa. Purtroppo però assistiamo continuamente alla diffusione di video registrati in classe di nascosto a danni di compagni e docenti“.

Un divieto che coinvolge tutti

Un divieto che, se vedrà mai la luce, sarà esteso a tutti, compresi i docenti. Capitanio ha, infatti, ribadito questo concetto: “Il cammino della legge è ancora lungo e non è detto che si renda necessario mettere per iscritto il no ai telefonini. Alla fine dovremo raggiungere un accordo per un testo unico e a quel punto vedremo che fare con il cellulare. Una cosa però è certa: se lo si vieta, le regole dovranno essere uguali per tutti, professori inclusi“.

Alcune scuole hanno scelto già di far consegnare dagli alunni, all’ingresso a scuola, i cellulari depositandoli in appositi sacchetti, per tentare di sensibilizzare i giovani ad un uso corretto dei telefoni, che possono trasformarsi in “armi di distrazioni di massa“.

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Tecnologia e giovani

Fonte Foto: vocedinapoli.it

Una scelta che fa discutere

In Francia già questo divieto totale esiste già ma in Italia, ci sono delle scuole che hanno optato per un approccio didattico prevalentemente incentrato sull’utilizzo dei tablet. Già da tempo si discuteva sull’utilizzo degli smartphone a scuola per l’apprendimento e una commissione di esperti guidati da Valeria Fedeli aveva dichiarato a Repubblica: “Lo smartphone è uno strumento che facilita l’apprendimento, una straordinaria opportunità che deve essere governata. Se lasci un ragazzo solo con un tablet in mano è probabile che non impari nulla, che s’imbatta in fake news e scopra il cyberbullismo. Se guidato da un insegnante preparato, e da genitori consapevoli, quel ragazzo può imparare cose importanti attraverso un media che gli è familiare: internet. Quello che autorizzeremo non sarà un telefono con cui gli studenti si faranno i fatti loro, sarà un nuovo strumento didattico“.

Allora come si concilierà il divieto assoluto di utilizzo di dispositivi elettronici con un approccio informatico? La tecnologia come risorsa o come arma di distrazione?

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redazione

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