20 Gennaio 2019

Piano di ripulitura del centro storico di Catania: stop alle scritte sui muri!

Catania è pronta a rifiorire in tutti i sensi e il 2019 sarà l’anno di svolta per la città etnea. Da giorno 21 gennaio si avvierà un nuovo piano di ripulitura del centro storico, eliminando tutte le scritte.dei writers presenti in gran parte di case private e edifici pubblici.

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Stop alle scritte sui muri!

Intere squadre di operatori del Comune e della Multiservizi saranno in azione dal 21 gennaio per ripulire Catania.da tutte le scritte sui muri di Via Crociferi e delle zone circostanti. Diversi writers catanesi e non, negli anni, hanno imbrattato compulsivamente diversi edifici.pubblici e privati, lasciando firme, tag, tutt’altro lontano dai murales o da qualsiasi intento della street art. Molte scritte, infatti, sono offensive, inopportune e imbruttiscono anziché abbellire la città di Catania. Nonostante i numerosi inviti, i writers continuano indisturbati il loro operato, sordi dei continui.appelli per smettere di deturpare la città e soprattutto il centro storico, primo.biglietto da visita per tutti i turisti che vorrebbero fotografare e godersi indisturbati la città.

Le aree coinvolte dal piano di ripulitura

Particolarmente interessato alla ripulitura è il centro storico di Catania: si parla di vie storiche come Via Crociferi, Via Sangiuliano, Piazza Mazzini, Via Etnea e Via Vittorio Emanuele. Il sindaco Salvo Pogliese, personalmente, si è recato sui posti maggiormente “colpiti” dal fenomeno delle scritte dei writers e ha voluto che l’intervento di ripulitura si estendesse a quante più zone possibili. Il tutto, soprattutto, per far rifiorire Catania ma anche in vista della festa di Sant’Agata, che si svolgerà il 3, 4 e 5 febbraio, in cui la città accoglie migliaia di turisti.

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“Abbiamo il dovere di preservare al meglio i nostri tesori”

Salvo Pogliese interviene con decisione e afferma: “Non ci arrendiamo all’adagio secondo cui ormai è inutile pulirli, perché tanto il giorno dopo troveremmo di nuovo i muri sporchi. Abbiamo il dovere di preservare al meglio i nostri tesori, dobbiamo curare la vita e gli spazi di una città in cui si registrano troppi episodi di disprezzo dei beni pubblici e di quelli altrui“.

Poi conclude lanciando un nuovo appello a tutti i writers, chiedendo di utilizzare la street art come risorsa per la città: “Ai writers lancio un nuovo monito a non sporcare e semmai a proporre all’Amministrazione Comunale percorsi condivisi di street art, in cui esaltare le loro capacità e valorizzare un’arte che, invece, finalizzata a imbrattare colpevolmente i muri dei beni pubblici e privati, rimane solo un valore negativo da rimuovere“.

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redazione

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