20 Gennaio 2019
Donna uccisa e carbonizzata a Brescia: si fa chiarezza sulla vicenda
Si fa chiarezza finalmente sul giallo intorno a Stefania Crotti, la donna di 42 anni trovata uccisa e carbonizzata venerdì scorso a Brescia. Nuovi particolari sono emersi oggi e hanno permesso di ricostruire bene tutta la tragica vicenda.
Cosa è successo? I precedenti
Tutto il giallo intorno a Stefania Crotti è iniziato giovedì sera quando la donna, uscita dal lavoro, non ha fatto rientro a casa. La sua auto era stata trovata fuori dall’azienda dove lavorava.
Subito il marito Stefano Del Bello, estraneo ai fatti, ha denunciato la scomparsa della moglie ai Carabinieri e sono iniziate le ricerche nelle zone circostanti il posto di lavoro, Cenate Sotto, e Gorlago.
Il ritrovamento del corpo
Venerdì ecco che arriva una nuova conferma: un ciclista, intorno alle 15:30 nota un corpo interamente carbonizzato e quasi irriconoscibile nelle campagne di Erbusco, vicino Brescia e, ancora sconvolto, lancia l’allarme ai carabinieri. Subito la prima ipotesi vagliata è stata quella di un omicidio, ma il corpo non era stato ancora identificato. Gli unici segni da cui partire per le indagini erano due anelli al dito.
La conferma che la salma è quella di Stefania Crocchi proviene dal coniuge che ha riconosciuto la fede nuziale, dato che all’interno porta la data del loro matrimonio avvenuto nel 2002 e il nome del marito. Ancora senza parole, Stefano Del Bello ricorda che: “Lavoro e famiglia erano la vita per lei“.
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“Un gesto di rabbia e di gelosia”
Prima di fare del tutto chiarezza sull’accaduto, si segue la pista del movente passionale. Pare, infatti, che l’uomo in passato avesse avuto una relazione con un’altra donna Chiara Alessandri. Successivamente, però, Stefano Del Bello aveva chiarito con la moglie e questo probabilmente ha scatenato la folle reazione nella donna, spinta a uccidere la povera Stefania Crotti. La psichiatra Emi Bondi dichiara: “Un gesto di rabbia e di gelosia“.
Si ipotizza che la donna abbia ucciso Stefania a colpi di martellate, dato che lo strumento è stato ritrovato adiacente al corpo, ma si attende l’autopsia per confermare il tutto. Tra le altre cose, secondo le indagini, probabilmente la donna è stata prima uccisa in altro luogo e poi trasportata e abbandonata già morta nelle campagne, dove si è stato bruciato il corpo. Dopo che è stata indagata e fermata, Chiara Alessandri confessa di aver ucciso Stefania Crotti nel suo garage ma non di aver bruciato il corpo. Il suo avvocato dichiara: “L’incontro tra le due c’è stato, ma Chiara non aveva alcuna intenzione di uccidere. Non aveva premeditato nulla“.
Tutti i passaggi dell’omicidio
Chiariamo, dunque, bene tutti i passaggi dell’omicidio che ha visto come protagonista la 42enne Stefania Crotti. La quadratura del cerchio è stata completata con la confessione dell’assassina.
- 17 gennaio: La moglie, Stefania Crotti, non rientra a casa dopo il lavoro e il marito ne denuncia la scomparsa ai carabinieri.
- 18 gennaio: Iniziano le ricerche per ritrovare il corpo, alle 15:30 un ciclista nota un cadavere di una donna, non ancora identificata con Stefania e alle 17:00 arriva la conferma che si tratta della donna scomparsa, grazie alla fede che portava al dito.
- 19 gennaio: Proseguono le indagini e si segue il movente passionale. Grazie al racconto di un testimone, viene indagata Chiara Alessandri, ex amante del marito.
- 20 gennaio: Si continua a interrogare Chiara Alessandri e si attende l’autopsia.
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