10 Gennaio 2019
L’attore Michele Riondino contro il M5S: “Pentito di averli votati”
Le critiche da parte di esponenti del mondo dello spettacolo non sono riservati solo a Matteo Salvini e la Lega. L’attore Michele Riondino si è scagliato contro il M5S che si è dichiarato pentito di averli votati.
Il giovane commissario Montalbano contro la politica?
Da tempo non leggevamo notizie circa l’attore interprete del giovane commissario Montalbano che in occasione di un’intervista rilasciato a Globalist non ha parlato bene del M5S. Michele Riondino ha dichiarato: “Se ci fosse una legge che permette all’elettorato di rivendicare il diritto di voto questo sarebbe un motivo per denunciare i Cinque Stelle“.
“Non li voto più ma noi, che in questo territorio moriamo, adesso moriamo per colpa nostra perché abbiamo difeso un soggetto politico che ha promesso di aiutarci e non ci aiuta– spiega il giovane Montalbano-. Non votavo da tempo, ho votato Cinque stelle, ho creduto che fosse un soggetto spendibile, mi sono sbagliato“.
Michele Riondino contro il M5S e la politica?
Nel corso dell’intervista a Globalist, Michele Riondino ha puntato il dito contro il M5S e la politica italiana. “Sull’Ilva, quando sale al governo il Movimento invece mette in atto proprio quello che lʼex ministro Calenda aveva programmato e attribuisce la colpa al Pd– spiega Riondini-. Incolpare il governo precedente certifica invece lʼincompetenza di un movimento che ha fatto campagna elettorale su temi che non ha saputo gestire: ha sfruttato la base per arrivare al potere“.
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“Un decreto che è lo specchio di cos’è la politica oggi”
Nel corso della giornata di ieri abbiamo avuto modo di assistere al “battibecco” nato tra Claudio Baglioni e Matteo Salvini sulla questione migranti. (Per approfondire Clicca Qui). Le dichiarazioni potrebbero costare il Sanremo 2020 al direttore artistico, ma nel frattempo Michele Riondini nella sua intervista a Globalist dichiara ulteriormente: “Un decreto che è lo specchio di cosʼè la politica oggi, cioè un continuo scambio e interscambio di idee per cui avviene un paradosso: due forze, che dovrebbero essere agli antipodi, pur di governare assieme barattano leggi e disegni di legge che svalutano e denigrano la dignità e lʼindipendenza politica di un soggetto“.
“Quanto al Tap, una signora oggi ministra per il sud, Barbara Lezzi, insieme a Di Battista aveva detto che in quindici giorni interrompevano il gasdotto– conclude l’attore-. E dunque: prometti senza conoscere lʼargomento e allora è grave, perché dimostri ignoranza e non sei un soggetto politico credibile e anzi sei un poʼ disonesto“.
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