08 Gennaio 2019

Lo Stato chiede a eredi Riina 2 milioni per le spese carcerarie

Attraverso il pagamento di una cartella esattoriale lo Stato chiede a eredi del boss di Cosa Nostra Totò Riina un risarcimento di 2 milioni di euro per le spese carcerarie sostenute.

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Lo Stato presenta il conto delle spese carcerarie ai Riina

Alla famiglia del boss di Cosa Nostra Totò Riina lo Stato ha chiesto il rimborso delle spese carcerarie sostenute per il mantenimento del padrino. L’agenzia Riscossione Sicilia ha, infatti, notificato agli eredi del boss una cartella esattoriale per un ammontare di circa 2 milioni di euro. Totò Riina, ha trascorso in carcere al 41 bis 24 anni dal giorno del suo arresto, avvenuto il 15 gennaio 1993 fino alla sua morte.

Cianferoni: “La legge esclude che il rimborso si estenda agli eredi”

Il carcere di Parma, ultimo istituto penitenziario in cui il capomafia ha vissuto, ha attivato la procedura di recupero del credito attraverso il Ministero di Grazia e Giustizia. Il legale dei Riina, l’avvocato Luca Cianferoni, ha commetato dicendo: “A noi sembra una boutade. La legge esclude espressamente che il rimborso per le spese di mantenimento in carcere si estenda agli eredi del condannato. Perciò stiamo studiando bene la questione per vedere in che termini è“.

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Ultimo aggiornamento

Salvo Giuffrida

Salvo Giuffrida

Salvatore Giuffrida (OdG Sicilia N^ 171391). Classe 1970 giornalista (ex chimico). Il mio motto: “Seguire ma mai inseguire”.