08 Gennaio 2019
Clochard morto a Roma, trovato in un alloggio di fortuna sul Tevere
L’ondata di gelo continua a fare le sue vittime? Un altro clochard è stato trovato morto a Roma, l’uomo si era rifugiato un alloggio di fortuna sul Tevere.
Ondata di gelo in Italia
Nel corso di queste settimane abbiamo avuto modo di raccontare in più occasioni l’ondata di gelo che ha colpito l’Italia. Al sud, inoltre, si sono verificare anche nevicate a bassa quota. La città di Catania, ad esempio, ha messo a disposizione per i clochard un rifugio notturno dove potersi riparare. (Per approfondire Clicca Qui).
L’ondata di freddo però continua le sue vittime. A Roma un uomo polacco di circa 50 anni è stato trovato dal nucleo operativo dei carabinieri della stazione di Tor Vergata. Qualche giorno prima, lungo il Tevere, un altro clochard è stato trovato morto, stroncato dal freddo.
Clochard morto a Roma
Il freddo in Italia continua a fare le sue vittime e un altro clochard è stato trovato morto a Roma. Secondo quanto reso noto, l’uomo aveva trovato un rifugio di fortuna lungo il Tevere dove passare la notte ridotto ormai cenere. Il corpo dell’uomo, infatti, è stato trovato carbonizzato dai vigili del fuoco accorsi sul luogo. Accanto al luogo del rogo è stata trovata una valigia con pochi effetti personali dell’uomo e del pentolame. Al momento si indaga per scoprire quali sono state le cause scatenanti del rogo.
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Investito da un auto pirata
Non è solo il gelo a fare le sue vittime, un uomo di 73 anni è stato travolto e ucciso nei pressi del Corso Italia di Roma. La vittima, Paolo Mieli, era un clochard conosciuto nella zona soprattutto perché inseparabile dalla sua cagnolina Lilla. Dopo il drammatico evento, la cagnolina è stata insieme all’uomo fin al momento del suo ritrovamento. I residenti della zona sono stati spezzati dal dolore commemorandolo con diversi bigliettini e fiori nel luogo dove spesso passa la notte. Secondo quanto pubblicato da Repubblica.it, un negoziante su Paolo Mieli ha dichiarato: “Qui nel quartiere lo conoscevamo tutti e tutti gli volevamo bene. Era gentile, educato e dignitoso“.
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