29 Dicembre 2018
Ancora Ultrà, a Chianti Est aggrediti tifosi Toro. Gravina hai sbagliato
Ancora Ultrà in azione, nell’autogrill di Chianti Est dove sono stati aggrediti dei tifosi del Toro. Lancio di pietre e diversi vetri rotti. Il fatto è successo nella mattinata di oggi. Il presidente della Figc Gabriele Gravina forse ha sottovalutato il problema. Il campionato come ha detto Conte “andrebbe fermato”.
Ultrà Bologna in azione a Chianti Est
Un ennesimo atto di violenza legata alle partite di calcio è avvenuto nella mattinata di oggi nell’autogrill di Chianti est. Un gruppo di tifosi granata in viaggio per assistere a Lazio-Torino è stato aggredito da degli ultrà del Bologna. Quest’ultimi in viaggio verso Napoli per seguire la trasferta della loro squadra. Durante l’agguato questi delinquenti travestiti, neanche fosse carnevale, da tifosi del Bologna, hanno messo sotto tiro di pietre il mezzo dei tifosi del Toro in sosta nell’autogrill. La polizia al suo arrivo non ha trovato gli ultrà del Bologna. Questi dopo l’aggressione sono scappati rapidamente. Il bus dei tifosi granata ha proseguito il suo viaggio verso la capitale. I vetri rotti sono stati sostituiti alla buona con i cartoni.
Il Twitter di Salvini
Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha commentato su Twitter scrivendo che: “Cominciamo col tenere in galera questi deficienti, che non dovranno mai più mettere piede in uno stadio finché campano. Un vero tifoso non lancia sassi né usa coltelli, tolleranza zero!”.
Gravina ha sottovalutato il problema?
Il fatto accade a pochi giorni di distanza dalla guerriglia urbana di via Varese che ha preceduto Inter Napoli in cui è morto l’ultrà del Varese Daniele Belardinelli. Questi episodi non sono più tollerabili. Noi di Free Press Online pur condividendo le parole del ministro Salvini, siamo vicini a quei tifosi puliti e tranquilli. A loro però non è garantita, a nostro avviso, l’incolumità. Il presidente della Figc Gabriele Gravina, probabilmente ha sottovalutato la portata del problema e non ha fermato il campionato. Questi ultrà non sono delinquenti comuni, non agiscono il lunedì, o qualsiasi giorno della settimana in cui non vi sono partite. Agiscono, come sempre hanno fatto a ridosso delle manifestazioni sportive. Il loro terreno naturale d’azione non sono le strade, non sono i campi di calcio vuoti, ma è la partita stessa.
Il campo di gioco degli ultrà è la partita stessa
Le autorità vanno aiutate, soprattutto dal mondo dello sport e nella fattispecie dalla Figc. Sarebbe meglio, a nostro parere, togliere il “terreno di gioco” a questi delinquenti della domenica. Ripetiamo, che questi non sembrano delinquenti comuni, e a dimostrazione Daniele Belardinelli, morto in via Varese da ultrà, ma che nella vita normale era un atleta esemplare, un lavoratore e un padre di famiglia. Questi signori non sembra vogliono attentare al calcio, ma vivono in esso. Tolto, anche per un pò, il tempo di organizzare bene su come affrontarli, può essere solo di giovamento, e anche di rispetto per chi con figli e famiglie vuole andare allo stadio, ma che prima o poi, visti i rischi, vi abbandonerà. Allora avrete un pubblico di soli ultrà.
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