27 Dicembre 2018
Cristina D’Avena vita privata: “Non ho figli per colpa mia”
Una delle cantanti più amate d’Italia, senza ombra di dubbio, è Cristina D’Avena ma cosa sappiamo della sua vita privata? L’artista in questi anni ci ha sempre accompagnato prestando la sua voce alle sigle dei cartoni animati che ci hanno accompagnato durante la nostra infanzia. Il suo fantastico approccio con i bambini l’avrebbero resa probabilmente una mamma perfetta, ma ecco il racconto a cuore aperto della cantante.
Cristina D’Avena vita privata insieme a Massimo
La carriera di Cristina D’Avena conta trent’anni di onorato servizio, se così possiamo ironizzare. La sua voce ha accompagnato molti di noi durante la nostra infanzia, ma non solo… L’artista, tutt’oggi, gira in lungo e in largo l’Italia esibendosi per grandi e piccini. Suoi amati fan che non perdono occasione per dimostrare il loro affetto. Della vita privata di Cristina D’Avena forse conosciamo poco, ma in occasione della sua intervista rilasciata al settimanale Intimità ha raccontato a cuore aperto anche la sua relazione con Massimo. “È un compagno meraviglioso che mi ama e mi ascolta tanto“, dichiara Cristina D’Avena.
“Figli insieme non li abbiamo fatti”
Uno dei rimpianti nella vita di Cristina D’Avena, probabilmente, è l’assenza di figli. L’artista che deve la sua fortuna ai bambini non ha ancora avuto la gioia di diventare mamma. In occasione dell’intervista a Intimità ha ulteriormente dichiarato: “Però, certamente per colpa mia, figli insieme non li abbiamo fatti (Riferendosi alla relazione con Massimo ndr.). Non so se questo un giorno diventerà un rimpianto, so soltanto che adesso non voglio pensarci“.
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Cristina D’Avena intervista: “Mi dicevo: tanto c’è tempo”
La carriera prima di tutto ha tolto tempo ad altro? Cristina D’Avena, che un tempo sogna di diventare un medico, ha seguito il suo sogno di cantare. Quanto detto si è rivelata una scelta professionale vincente, ma forse non del tutto? A Intimità ha dichiarato: “Purtroppo mi sono un po’ persa. È stato talmente un susseguirsi di cose, di situazioni, di emozioni. Settecento sigle cantate non sono cosa da poco– conclude Cristina D’Avena-. Non mi sono resa conto che il tempo scorreva veloce. Mi dicevo: tanto c’è tempo. Invece il tempo mi è sfuggito di mano. O forse non mi sono voluta fermare io, chissà…“.
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