14 Dicembre 2018
Mense a Lodi sviluppi: il sindaco accusato di discriminazione dai giudici
Nuovo aggiornamento sulle mense a Lodi: la cronaca riporta alcuni sviluppi sul caso. I giudici del Tribunale di Milano hanno deciso che il sindaco della città dovrà modificare il regolamento perché troppo discriminatorio.
Il caso delle mense a Lodi
A fine ottobre si è discusso a lungo della questione mense. Il sindaco leghista di Lodi, Sara Casanova, aveva modificato il regolamento sull’accesso alle mense e per l’utilizzo dei mezzi di trasporto, introducendo l’obbligo per i genitori extracomunitari di presentare, oltre all’ISEE, una dichiarazione aggiuntiva per usufruire dei servizi mensa e scuolabus (Per i dettagli sul caso, Clicca Qui).
La decisione del Tribunale di Milano
La prima sezione del Tribunale di Milano è intervenuta sul caso e ha condannato il comune di Lodi. L’accusa avanzata è di discriminazione, per aver escluso i bambini stranieri dal servizio mensa e scuolabus. Ha imposto, inoltre, una modifica al regolamento in precedenza emanato. L’amministrazione dovrà, anche, pagare 5mila euro per le spese processuali.
Il giudice Nicola Di Plotti, dunque, ha accolto il ricorso avanzato da alcune famiglie straniere.con la tutela legale dell’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) e dal Naga di Milano. Con l’ordinanza emessa ha ordinato al comune di “modificare il Regolamento per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate“. Si legge nel provvedimento: “(I cittadini non appartenenti all’UE, ndr) potranno presentare la domanda di accesso a prestazioni sociali agevolate mediante la presentazione dell’ISEE alle stesse condizioni previste per i cittadini italiani e dell’Unione Europea in generale“.
“Una vittoria contro la discriminazione”
Alberto Guariso e Livio Neri, i due avvocati che hanno presentato il ricorso e vinto la causa, secondo quanto riporta Milano.repubblica.it, hanno detto: “La decisione del Tribunale ripristina la parità di trattamento che la legge prevede: italiani e stranieri devono seguire per accedere alle prestazioni sociali le medesime procedure e queste sono fissate dalle norme del 2013 sull’Isee. È una vittoria della legalità e della ragionevolezza”.
Anche il Coordinamento Uguali Doveri si è espresso a riguardo: “Una grande sconfitta dell’amministrazione di centrodestra del Comune, guidata dalla Lega Nord, che in modo testardo ha creato un caso di discriminazione che è diventato di interesse nazionale”.
La posizione irremovibile della Lega
La Lega esprime la volontà di non cambiare posizione sul caso mensa. Roberto Calderoli ha detto: “Se l’indigenza non vale per chi possiede un immobile, magari acquistato mangiando cipolle per pagare il mutuo è chiaro che allora le tariffe agevolate o i sussidi diventano tutti esclusivi per gli immigrati che raramente acquistano casa. Non credo che il discrimine basato sull’Isee sia giusto, ma perché il Comune di Lodi deve dare la mensa gratis a famiglie che non dimostrano di non possedere immobili in patria?“.
Vuoi rimanere sempre aggiornato?
Seguici su Facebook, Twitter e iscriviti al nostro canale Telegram.