24 Novembre 2018
Orrore a Siracusa, mamma faceva prostituire i figli di 3,4 e 7 anni
Nella tarda serata di ieri il mondo della cronaca ha raccontato una nuova storia da brivido. Orrore a Siracusa, nella città siciliana una mamma faceva prostituire i figli di 3,4 e 7 anni.
Maltrattamenti in famiglia
Il nuovo orrore arriva dalla Sicilia, nel corso della serata di ieri è stata resa nota la vicenda di una mamma arrestata a Siracusa perché faceva prostituire i propri figli. Un nuovo caso dunque, di maltrattamenti in famiglia. I fatti in questione risalgono a un periodo compreso tra il 2014 e il 2015. Il calvario dei minori è cominciato quando il più piccolo di loro aveva solo 3 anni, insieme ai fratellini di 4 e 7. Bambini che, a quanto pare, furono costretti a prostituirsi dalla madre, la stessa donna che li avrebbe dovuti proteggere.
Mamma faceva prostituire i figli perché disoccupata?
Responsabile dell’organizzazione degli appuntamenti sarebbe stata la donna, la mamma che faceva prostituire i figli in cambio di denaro. La donna in questione nel periodo tra il 2014 e il 2016 era disoccupata. Le indagini sono scattate grazie a una denuncia fatta dagli operatori di una comunità dove sono stati collocati due delle vittime, mentre il terzo attualmente si trova affidato a una famiglia. A raccontare quanto subito sono stati i 3 minori autonomamente uno dall’altro, una volta fuori dal contesto familiare dove sono stati trovati in condizioni di degrado e malnutrizione.
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In manette anche un carabiniere.
L’arresto per violenza sessuale aggravata su minori infraquattordicenni è scattata anche per due uomini, il consuocero della donna di 46 anni e un carabiniere di 41 anni. Questi, insieme alla donna, durante l’interrogatorio di garanzia hanno respinto le accuse. In fine, secondo una prima ricostruzione fatta dalla procura distrettuale di Catania, secondo quanto reso noto anche da TgCom, “la donna faceva prostituire i tre figli ponendoli a disposizione degli arrestati in cambio di denaro: uno dei due arrestati era militare dell’arma all’epoca in servizio presso la stazione del Comune di residenza della donna e delle vittime“. faceva prostituire i figli in cambio di denaro
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