21 Novembre 2018

Bohemian Rhapsody exploit, il film sui Queen conquista il grande schermo

Bohemian Rhapsody exploit: il film interamente dedicato ai Queen, a soli 9 giorni dall’uscita ufficiale negli USA, conquista già importanti traguardi.

Bohemian Rhapsody exploit: il secondo biopic musicale

Il pubblico statunitense sembra apprezzare particolarmente il film, dato che ha già incassato un totale di 127 milioni di dollari. Bohemian Rhapsody è il secondo biopic musicale più visto di sempre negli USA.

Quando arriverà Bohemian Rhapsody in Italia?

In Italia Bohemian Rhapsody è pronto a conquistare tutti gli amanti del cinema e soprattutto dei Queen. La data, attesissima, è quella del 29 novembre. Manca poco e sarà la volta di vedere trionfare questa pellicola anche in Italia.

Sappiamo che, tra i tanti appuntamenti proposti, durante la Milano Music Week il film verrà proiettato in anteprima (per approfondimenti, Clicca Qui).

Bohemian Rhapsody exploit

Fonte Foto: mymovies.it

Curiosità sul film Bohemian Rhapsody

Chissà quale sarà la versione proposta in Italia, se verranno tagliate delle scene oppure il pubblico potrà godere a pieno di questo che sta diventando il nuovo capolavoro cinematografico sulla vita dei Queen.

In Malesia, Bohemian Rhapsody è stato vietato ai minori di 18 anni e fortemente censurato. Sono state tagliate per lo più scene gay, dato che in Malesia l’omosessualità è illegale e passibile di punizione secondo la legge federale vigente. Secondo quanto riporta l’account Twitter MalayVines: “Nella versione di Bohemian Rhapsody in Malesia hanno tagliato fuori tutte le scene gay, lasciando così enormi buchi nella trama. L’ho visto sia a Singapore che in Malesia e mi rendo conto che non si comprende appieno se lo si guarda in Malesia. Si raccomanda di guardarlo da qualche altra parte!“.

Bohemian Rhapsody exploit… o no? Il commento di My Movies

Mymovies.it valuta il film assegnando 2 stelle su 5. Come mai un giudizio così basso, nonostante gli ingenti incassi americani?

Ecco quanto si legge nella recensione del sito, curata da Marzia Gandolfi: “Un genere che segue uno schema obbligato: l’infanzia modesta, il trauma fondante, l’ascensione con prezzo annesso da pagare quasi sempre con una tossicodipendenza, la caduta, la redenzione a cui segue qualche volta la malattia e la morte. Insomma visto uno, visti tutti. Ma a questo giro di basso ‘immortale’ era lecito aspettarsi di più. Invece in Bohemian Rhapsody l’originalità non è in gioco. Quello che conta è la ricostruzione pedissequa e la performance emulativa degli attori“.

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redazione

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