15 Novembre 2018
In arrivo la tassa sulla Coca Cola. Coprirà l’Irap non versata delle mini P.Iva
L’emendamento che è a firma della grillina Carla Ruocco prevede la tassa sulla Coca Cola e tutte le altre bevande zuccherate, inserita nella manovra economica. Approvato dalla commissione Finanze, ora sarà esaminato dalla quella delle Finanze.
I ricavi copriranno l’Irap esentata alle mini P.Iva
Gli introiti di questa tassa saranno principalmente destinati a coprire il mancato gettito dell’Irap da parte delle mini P.Iva. Quelle che con fatturati inferiori a 100mila euro annui esentate dll’Irap. Secondo le stime lo Stato incasserebbe circa 200 milioni di euro, e ha avuto il primo avallo da parte della commissione Finanze. Il tema parecchio dibattuto fin dai tempi del governo Monti nel 2012, era quello di limitare il consumo del cibo spazzatura, come merendine, snack e bevande gassate zuccherate. Di recente, poi, era stata inviata una lettera aperta al ministero della Salute promossa dal Fatto Alimentare, con l’adesione della società Italiana Diabetologia (Sid),l’Associazione nazionale dietisti ( Andid), la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), l’European Childhood Obesity Group (Ecog) e Slow Medicine.In Italia per il ministero della Salute un bimbo su 10 sotto i dieci anni è obeso, mentre il 21% è in sovrappeso
La sugar tax o taxe sode è presente già in altri paesi
Questa tassa è già in vigore in Danimarca, che fu la prima ad introdurla. In Francia Sarkozy la introdusse nel 2012, aggiungendo 2,5 centesimi di euro a lattina. La Gran Bretagna ha previsto nella sua introduzione (aprile 2018) due fasce di tassazione dipendenti dalla quantità di zucchero contenuti in 100 ml di prodotto. In una prima fascia (da 5 a 8 grammi per 100 ml) vi è una tassa di 18 pence al litro, che diventano 24 nella seconda fascia (con più di 8 grammi di zucchero per 100 ml).
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