13 Novembre 2018
Manovra economica il Governo non cede su saldi e stime crescita
Come era prevedibile, come era stato da giorni annunciato, sulla manovra economica il governo italiano va per la sua strada e non cede alle pressioni di Bruxelles e non cede su saldi e stime di crescita. Questo è quanto è stato deciso dal Cdm convocato per stilare la risposta ai rilievi dell’Europa.
Tassi e crescita invariati
Le stime sui tassi e crescita restano invariate. Questo è quanto stato deciso dal Cdm di questa sera, che è stato preceduto da un vertice tra Conte, Di Maio, Salvini e Tria e Fraccaro. Il governo ha quindi confermato di voler seguire per la sua linea. L’unica variazione di cui si ha notizia riguarda le risorse sul dissesto idrogeologico che saranno aumentate.
Non cambia la legge di bilancio
Il Consiglio dei ministri era stato convocato per le 20.30, ma alla fine è iniziato con circa 30 minuti di ritardo. Poco dopo le 22, il Cdm che aveva il compito di redigere una risposta ai rilievi di Bruxelles è terminato. Il governo non ha cambiato la legge di bilancio. Non sono pertanto accontentate le richieste dell’Eu, che chiedeva variazioni sostanziali in termini di sconti e stime di crescita. Confermati quindi il superamento della legge Fornero, il reddito di cittadinanza e il rimborso dei truffati dalle banche durante i precedenti governi.
L’Italia passa all’attacco
La risposta italiana, non prevede una difesa della legge di bilancio, ma di attacco. Quello che si spiegherà a Bruxelles è che vi saranno le clausole di salvaguardia a garantire che il deficit non salga oltre il 2,4%. Queste scatteranno se le previsioni di crescita del governo non siano confermate. In più scatteranno, inoltre delle operazioni di dismissioni immobiliari. Queste varranno un 1% del Pil. Per le spese vi è inserito un meccanismo di controllo.
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