09 Novembre 2018
Domani la sentenza Raggi: in caso di condanna sono previste le dimissioni
È attesa per domani la sentenza Raggi. Secondo il codice etico del M5S, in caso di condanna la sindaca di Roma dovrà dimettersi. È accusata di falso in atto pubblico e rischia da 1 a 6 anni di reclusione.
Domani la senteza sul caso Raggi
È attesa per domani la sentenza del Tribunale di Roma sul caso Raggi. La sindaca di Roma è accusata di falso in atto pubblico, e rischia una pena da 1 a 6 anni di reclusione. Virginia Raggi è stata coinvolta, come sindaco di Roma, per la nomina di Renato Marra a capo del dipartimento del Turismo. Secondo l’accusa della Procura la sindaca della Capitale avrebbe mentito all’Anticorruzione (Anac), a cui riferì di aver “agito in piena autonomia” per la sua nomina.
L’accusa di falso in atto pubblico
Secondo l’accusa sulla nomina ci sarebbero state pressioni del fratello Raffaele Marra, ex capo del Personale del Comune, considerato molto vicino alla sindaca, che finisce in manette per corruzione. L’accusa è di aver comprato ad un prezzo di favore un immobile di Enasarco dal costruttore Sergio Scarpellini, anch’egli arrestato. Raffaele Marra è considerato molto vicino alla Raggi, che dal giugno del 2016 esegue la rotazione dei 40 dirigenti comunali. La Raggi nomina il fratello Renato Marra con uno stipendio di 20mila euro al mese in più a capo del dipartimento del Turismo.
La difesa di Virginia Raggi
All’epoca della nomina, Raggi nel difendersi dalle accuse, ha detto che “nella nomina di Renato Marra, il fratello Raffaele non ha avuto alcun potere decisionale. Si è limitato ad eseguire una mia direttiva nell’ambito della procedura di interpello per i nuovi dirigenti. Il suo fu un ruolo compilativo“.
In caso di condanna l’ombra delle dimissioni
In caso di condanna i primo grado, Virginia Raggi si dovrebbe dimettere seguendo il codice etico del M5S, anche se in Italia non esiste alcuna legge dello stato la obbligherebbe a tale gesto. Di Maio è intervenuto sul caso dichiarando che “in caso di condanna applicheremo il codice del M5S”.