07 Novembre 2018
Emergenza migranti, ridotto contributo per l’accoglienza: addio ai 35 euro?
In questi anni il contributo per l’accoglienza ha animato diversi dibattiti con oggetto l’emergenza migranti. Il contributo in questione, che sarebbe stato dato ai centri d’accoglienza, era pari a 35 euro giornalieri ad ospite. Da oggi però a quanto pare non sarà più così.
Contributo per l’accoglienza: chi ne ha diritto?
Come abbiamo spiegato all’inizio del nostro articolo il contributo per l’accoglienza, che veniva assegnato centri di accoglienza per ogni singolo ospite, nell’arco degli anni ha scatenato diversi dibattiti. Oggi però le sorti di tale contributo sono state cambiate. LA notizia viene riportato da Ilmessaggero.it, dove viene spiegato che solo i titolari delle protezioni internazionali avranno diritto ai servizi di integrazione inserimento dei migranti nel nostro tessuto sociale. La novità in questione ovviamente è firmata da Matteo Salvini.
Nuove linee per i servizi di accoglienza
Uno dei pilastri più importanti della politica portata avanti da Matteo Salvini riguarda appunto l’emergenza migranti. Oggi il Senato ha approvato il Decreto Sicurezza (Per approfondire Clicca Qui), mentre il Ministro degli Interni ha presentato il nuove linee guida degli appalti per i servizi di accoglienza. All’interno delle linee guida in questione troviamo un importante taglio delle spese, le quali passano da 35 euro di media al giorno a 19/26 a persona.
“È una bellissima giornata”
A commentare le nuove linee guida che dovranno essere usate negli appalti per i centri di accoglienza è stato lo stesso Ministro degli Interni, Matteo Salvini. “È una bellissima giornata. in pochi giorni abbiamo messo ordine ad una materia che attendeva di essere ordinata da 10 anni. Abbiamo portato ordine, regole, serietà e trasparenza in un fenomeno dell’ accoglienza che era diventato un mercimonio, un business fuori da ogni controllo, pagato dal contribuente. Chi vedeva l’immigrazione come una mangiatoia da oggi è a dieta. Sono convinto che molti finti volontari non parteciperanno più ai bandi perché non ci sarà più da mangiare“.
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