06 Novembre 2018
Ue minaccia sanzioni contro Italia: Dombrovskis “Cambiate la manovra!”
Il vicepresidente della commissione Ue Vladis Dombrovskis minaccia sanzioni contro Italia qualora non venisse cambiato il documento programmatico sul rapporto del debito. Nei fatti, l’Ue sta chiedendo all’Italia di riformulare la manovra economica. In caso contrario, si sta considerando di applicare una sanzione per debito.
L’Europa: “Ci aspettiamo considerevole modifica”
Valdis Dombrovskis ha anche specificato che “lo abbiamo fatto anche gli anni scorsi, concludendo che l’Italia era sostanzialmente in linea con i requisiti del Patto e quindi non abbiamo aperto la procedura. Ma in questo caso, se il documento programmatico di bilancio non cambia materialmente, dobbiamo riconsiderare le conclusioni”. Secondo il vice presidente della commissione Ue il cambio della manovra italiana deve essere essere considerevole, “Numericamente – spiega Dombrovskis – l’Italia avrebbe dovuto assicurare un miglioramento del deficit strutturale di 0,6% invece c’è un peggioramento di 0,8%. Pari a una deviazione dell’1,4%. E’ una deviazione molto ampia“.
Tria rientra in anticipo. Una scena già vista
Intanto il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha lasciato la riunione dell’Ecofin in anticipo sulla fine dei lavori, per rientrare a Roma. Una scena già vista qualche settimana fa, quando non ha poi preso parte ai lavori dell’ Eurogruppo. Al suo arrivo all’Ecofin Tria aveva dichiarato che “il dialogo continuerà, certo abbiamo qualche disaccordo ma questo non vuol dire che non possiamo avere un dialogo costruttivo tra la Commissione Ue e l’Italia, è una cosa abituale tra i Paesi e la Commissione”. Entro il 13 novembre sarà comunicata al Governo italiano la risposta sulla manovra. Certo che le parole di Dombrovskis non danno l’idea di una soddisfazione da parte dell’Ue. Anzi a rincarare la dose e rafforzare le posizioni degli oppositori in patria della manovra ci pensa il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici che ha detto:”Una cosa è essere flessibili nell’interpretazione delle regole, un’altra è essere fuori dalle regole“.
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