05 Novembre 2018
Le ossa trovate nella Villa Giorgina sono di Emanuela Orlandi?
Sono ore di attesa per Roma che attende si sapere se le ossa trovate nella Villa Giorgina sono di Emanuela Orlandi. Il cerchio si è stretto intorno a tre donne, il quale comprende anche la giovane ma, anche oggi, la fumata che arriva dal Vaticano è nera.
Sono di Emanuela Orlandi le ossa trovate?
Il caso relativo alla scomparsa di Emanuela Orlandi continua a essere avvolto da un alone di mistero. Una delle pagine più buie della storia moderna del Vaticano. Emanuela, come Mirella Gregori, sono scomparse all’età di quindici anni nello stesso periodo. (Per approfondire Clicca Qui). Il caso vuole che la mansarda della Villa Georgina, residenza in questione è l’attuale dimora dove risiedono l’arcivescovo Paul Emil Tscherring, insieme al personale, è stata restaurata per l’ultima volta nel 1983, anno di scomparsa di Emanuela e Mirella.
“Cerco mi figlia viva”
L’ipotesi che le ossa trovate nella Villa Giorgina hanno scosso anche gli animi della famiglia Orlandi, che non ha mai smesso di cercare Emanula. La mamma della ragazza scomparsa ha dichiarato di volere sì un corpo su cui piangere, ma finché qualcuno non conferma la genetica dello scheletro trovato la sua missione non cambierà. “Cerco mia figlia viva”. Nell’arco degli anni sono state diverse le ipotesi relative alla scomparsa di Emanuela Orlandi, secondo gli inquirenti potrebbe essere già morta da tempo, ma nessuno esclude la possibilità che questa sia ancora viva. (Clicca Qui).
Ossa di donna trovate nella Villa Giorgina
L’interrogativo circa le ossa di donna trovare nella Villa Giorgina dunque resta in attivo. Di chi sono? Il cerchie delle indagini comprende Emanuela Orlandi, Mirella Gregorio e la moglie di un custode della villa, scomparsa nel 1963. Durante il weekend è stato escluso che lo scheletro di donna possa appartenere a quest’ultima donna. Oggi però invece viene resa nota una cosa. Ilmessaggero.it fa sapere che secondo Gianni Arcudi, direttore della Medicina legale dell’Università di Tor Vergata, perito nominato dal Vaticano spiega: “Inizieremo nel pomeriggio le analisi, i reperti non sono ancora stati aperti. A un primo esame non sembrano troppo degradati, anche se sono stati interrati in un terreno umido, ma lo sapremo con certezza solo dopo aver pulito le ossa“.
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